Armati e spregiudicati, pronti a colpire anche per pochi centesimi. Quando puntano un’abitazione l’obiettivo è svaligiarla e racimolare tutto quello che di buono può essere sottratto in tempi brevi. Non importa se la casa in quel momento sia vuota o se al suo interno vi sia qualcuno. Chi si frappone fra loro e l’obiettivo rischia di venire colpito e stordito, come sarebbe successo nel raid messo a segno in una villa in contrada Castagna, nel territorio di Cercemaggiore. Potrebbe essere questa la descrizione del gruppo di malviventi che ha agito nella serata di ieri, probabilmente gli stessi che circa un’ora prima avrebbero tentato il colpo in una villa ad Isernia e che avrebbero speronato l’auto dei Carabinieri ad un posto di blocco a Venafro. Il modus operandi farebbe pensare alla cosiddetta “banda dell’Audi”, già protagonista in passato anche in Molise. Tre, forse quattro persone, di origini albanesi, senza permesso di soggiorno e pertanto difficilmente individuabili, con una base logistica probabilmente in una regione limitrofa (verosimilmente in Campania, fra le località di Giugliano, Melito e Cardito) che si muoverebbero a bordo di macchine di grossa cillindrata, Audi in particolare, rubate, e che punterebbero non tanto sulla qualità del colpo bensì sulla quantità dei raid che riescono a mettere a segno nel corso della giornata (e nottata). Colpire in un punto per poi spostarsi di diversi chilometri, anche fra una regione e l’altra, e individuare un’altra abitazione da svaligiare, questa la modalità di azione. E starebbe prendendo sempre più consistenza l’ipotesi che possa coincidere con quella dei malviventi penetrati all’interno della villa a Cercemaggiore. I balordi, infatti, sarebbero entrati nella casa senza avere la premura di verificare se all’interno vi fosse qualcuno, trovandosi di fronte uno degli inquilini col quale sarebbe nata una colluttazione. L’uomo, dopo alcuni vani tentativi di difendersi, sarebbe stato colpito col calcio della pistola impugnata da uno dei malviventi che poi sono fuggiti a bordo di un’Audi A4. Sembrerebbe che un vicino di casa, durante la fuga dei ladri, resosi conto di quello che stava accadendo, avrebbe imbracciato un fucile in sua dotazione sprando un colpo in direzione della macchina. Se la stessa o se uno dei malviventi siano stati colpiti non è al momento dato sapere. Ora la paura fra i residenti è altissima. Alcuni giorni fa si è verificato un furto in due abitazioni, di cui una di proprietà di un ex appartenente all’Arma dei Carabinieri, all’interno del paese. Non è escluso che gli autori possano essere gli stessi della rapina di ieri sera. Oltre un anno fa malviventi con modalità simili lasciarono il segno a Bojano, Isernia e in uno studio medico di Venafro nel giro di poche ore. I Carabinieri hanno setacciato la zona e predisposto posti di blocco sulle arterie di collegamento con le regioni limitrofe durante la notte appena trascorsa, mentre sono in corso le indagini per risalire al gruppo.
Torna a colpire la pericolosa banda dell’Audi, sarebbero albanesi gli autori della rapina in villa a Cercemaggiore
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