Il Consiglio regionale ha provveduto ad esaminare ed approvare tre leggi, un provvedimento amministrativo e due atti di indirizzo. In particolare:
– Proposta di legge n° 55, d’iniziativa del consigliere Iorio, avente ad oggetto: “Politiche attive del lavoro e Formazione Professionale – Struttura Multifunzionale regionale di Orientamento Organizzazione e funzionamento del Sistema regionale dei servizi per il lavoro”. La pdl prevede che le politiche attive del lavoro, strettamente connesse al Sistema Istruzione e Formazione, trovino attuazione sul territorio regionale presso i Servizi per il lavoro, assegnando un ruolo chiave ai Centri per l’Impiego nell’erogazione dei livelli essenziali delle presentazioni, dove l’implementazione di una struttura regionale di orientamento permanente diventa funzionale all’intero assetto dei servizi dedicati. Di qui la previsione di istituire, nell’ambito del governo dei servizi regionali per il lavoro, di un organismo denominato “Struttura Multifunzionale di Orientamento” (SMO), a supporto di parte delle attività concernenti i Servizi per il Lavoro nell’erogazione di alcune delle misure previste dalle normative di settore nazionali e regionali, nonché dagli accordi e dalle convenzioni in essere tra organi centrali e territoriali. Alla SMO viene affidato il compito di sostenere la Regione Molise, nell’ambito dell’organizzazione del sistema di orientamento permanente, favorendo nel contempo azioni di collegamento con le realtà territoriali presenti sul territorio, quali agenzie per il lavoro, agenzie formative e associazioni di categorie. La nuova Struttura Multifunzionale di Orientamento è quindi chiamata a supportare le azioni a titolarità regionale relative alla costituzione di una base informativa inerente la filiera della Formazione Professionale, secondo indirizzi e procedure dettate dalle strutture preposte, per l’efficientamento e la capitalizzazione del patrimonio informativo dell’amministrazione regionale, nell’obiettivo della contribuzione alla realizzazione del Sistema Informativo della Formazione Professionale. Nella SMO è impegnato il personale iscritto nell’Albo degli operatori della formazione professionale di cui all’art. 5, lett. b, della legge 21 dicembre 1978, n. 845. L’iniziativa legislativa è stata approvata con 12 voti favorevoli e 7 astenuti.
– Proposta di legge n° 77, di iniziativa della Giunta Regionale, recante: “PDL n. 77 “Modifiche alla legge regionale 24 marzo 2000, n. 21 (Disciplina della procedura di impatto ambientale)”. La pdl parte dalla considerazione che la valutazione di Impatto ambientale si attiva con un provvedimento di valutazione secondo la definizione di cui all’art. 5, comma 1, lettera o) del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia Ambientale”. L’art. 27-bis dello stesso decreto, introdotto dal D.lgs. 104/2017, infatti, prevede che il procedimento di valutazione di impatto ambientale sia compreso nell’ambito della determinazione motivata dalla Conferenza dei Servizi che costituisce provvedimento autorizzativo unico regionale. “La Giunta regionale – ha spiegato il Relatore del provvedimento Fabio De Chirico – ha inteso modificare la legge regionale poiché di norma la procedura va conclusa, compreso il rilascio dei titoli abilitativi, all’interno della Conferenza dei servizi o comunque con il provvedimento autorizzatorio unico regionale che deve essere rilasciato con determinazione dirigenziale entro 120 giorni dalla data della convocazione”. La pdl, dunque – viene evidenziato nella relazione predisposta dalla Giunta regionale a supporto della proposta, – si pone il fine di perseguire lo snellimento della procedura amministrativa e di conseguire il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale nei tempi prescrittivi di cui all’art. 27-bis del D.Lgs. n. 152/2006. Si prevede quindi che il rilascio del provvedimento di valutazione di impatto ambientale possa essere ricondotto nell’ambito delle competenze dirigenziali attribuite al direttore del Servizio regionale con compiti di valutazione ambientale, in linea con le separazioni previste da tempo tra atti di indirizzo politico e specifiche attività tecniche di competenza dirigenziale. Riconducendo a competenze dirigenziali l’adozione del provvedimento di valutazione ambientale, infatti, si rendono in tale senso omogenee le procedure di adozione, all’interno della Regione Molise, di tutte le tipologie di provvedimenti di natura ambientale che fanno riferimento all’istituto della Conferenza dei Servizi, ispirato al principio di economicità ed efficacia amministrativa (art.1, Legge n. 241/1990). In questo quadro, la pdl n. 77 opera delle modifiche alla legge regionale 24 marzo 2000, n. 21 nelle parti in cui si fa riferimento al giudizio di compatibilità ambientale e alle competenze regionali in materia di rilascio del giudizio stesso e conseguentemente delle sanzioni emanate per effetto di violazioni, per allinearle alla normativa nazionale ed a procedure e modus operandi tipicamente consolidati. La pdl è stata approvata con il solo voto contrario del consigliere Greco.
– Proposta di legge n. 50, d’iniziativa del consigliere Iorio, concernente: “Albo unico regionale della mobilità dei dipendenti delle società partecipate dalla Regione Molise”. La pdl prevede l’istituzione dell’ “Albo unico regionale della mobilità dei dipendenti dellesocietà partecipate”, al fine di favorire i processi di razionalizzazione e di controllo degli oneri contrattuali e delle assunzioni da parte delle società direttamente controllate dalla Regione Molise. Ha illustrato all’Aula la proposta il Relatore, Aida Romagnuolo, che ha evidenziato come con “questa iniziativa legislativa la Regione Molise, che tra le proprie finalità istituzionali si propone di dar seguito ai processi di razionalizzazione di società non più detenibili, vuole individuare percorsi finalizzati ad armonizzare le politiche attive di ricollocazione e di formazione del personale delle proprie società partecipate già interessate da procedure di concordato quali la GAM srl, di liquidazione come il Korai srl o fallimento e come lo Zuccherificio del Molise srl”. L’Albo – si evidenzia nell’art. 1 della proposta di legge-, per le finalità di monitoraggio, include: i dipendenti dichiarati in eccedenza ex art. 25 comma1, D.lgs n. 175 del 2016; i dipendenti in servizio con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato presso le società in liquidazione a totale o maggioritaria partecipazione regionale; gli ex dipendenti con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, non ricollocati, delle società a totale o maggioritaria partecipazione regionale disciolte o sottoposte a procedure concorsuali di concordato o fallimentari non concluse. Viene quindi previsto che le società del Sistema Regione Molise, per sopperire ai propri fabbisogni di personale, dovranno verificare la possibilità di far fronte alle proprie esigenze attingendo all’ “Albo unico regionale della mobilità dei dipendenti delle società partecipate”, nel rispetto dell’analisi del fabbisogno e della sostenibilità finanziaria, attivando nei processi di reclutamento specifici criteri preferenziali per i suoi iscritti al medesimo Albo, da prevedere nei propri regolamenti di organizzazione aziendale. La pdl è stata approvata dal Consiglio con 12 voti favorevoli e 6 astensioni.
– Proposta di riformulazione art. 16 – disciplina scarichi delle acque reflue (elaborato R14-1 del PTA) (Delibera di Giunta regionale n.279 del 23 luglio 2019 recante:” delibera di Consiglio regionale n. 25 del 6.2.2018 ). Il provvedimento, presentato dalla Giunta regionale, è stato illustrato all’Aula dal Relatore, Consigliere Valerio Fontana, che ha ricordato come l’iniziativa si propone di completare l’originaria formulazione dell’art. 16 del Piano della Tutela delle Acque, che rappresenta lo strumento di pianificazione regionale finalizzato a conseguire gli obiettivi di qualità previsti dalla normativa vigente e a tutelare, attraverso un impianto normativo, l’intero sistema idrico sia superficiale che sotterraneo. In questo quadro Fontana ha rilevato come l’attuale stesura dell’art. 16 della disciplina delle acque reflue preveda che “per quanto riguarda gli scarichi di acque reflue industriali recapitanti in aree sensibili corrispondenti ai corpi idrici superficiali interni e bacini drenanti sottese, la concentrazione del fosforo totale e di azoto totale deve essere rispettivamente di 1 e 10 mg/l”, evidenziando come la modifica proposta dalla Giunta prevede che “il limite riguarda solo gli scarichi che recapitano in corpi idrici appartenenti ad aree sensibili interne e non a quelle recanti in corpi idrici ricadenti in aree sensibili marino-costiera”. L’atto amministrativo di modifica dell’art. 16 del PTA è stato approvato con 13 voti favorevoli e 5 astensioni.
– Mozione, a firma del consigliere Tedeschi, ad oggetto: “Realizzazione da parte della società Edison Spa di una centrale turbogas in località Frasseto, in territorio di Presenzano, comune campano al confine con il Molise – Determinazioni”. Con la mozione votata all’unanimità il Consiglio prende innanzitutto atto che la società Edison è attualmente in possesso delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione di un impianto termoelettrico a ciclo combinato in territorio del comune di Presenzano, e che detta società ha aperto in questi giorni il cantiere per la bonifica bellica dei territorio presso la strada vicinale Pratole del medesimo comune campano, operazione propedeutica alla progettazione di una centrale turbogas. Pertanto l’Assise impegna il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore all’Ambiente a: manifestare la ferma e netta opposizione della Regione Molise, per quanto di propria competenza, alla realizzazione della centrale turbogas di Presenzano, anche costituendosi in un eventuale giudizio che le amministrazioni comunali decideranno di incardinare nelle competenti sedi giudiziarie; aprire un tavolo di confronto con i Ministeri competenti e la Giunta regionale della Campania al fine di scongiurare il rischio di costruzione dell’impianto termoelettrico; manifestare presso la conferenza Stato-Regioni, la netta contrarietà alla realizzazione dell’opera; a riferire in Aula consiliare circa gli esiti delle azioni intraprese ad ogni livello istituzionale.
– Un ordine del giorno a firma dei consiglieri Di Lucente, Nico Romagnuolo, Calenda, Pallante, Tedeschi, Iorio, Aida Romagnuolo, Matteo e D’Egidio, avente ad oggetto: “Procedure concorsuali attuate dalla Regione Molise”. L’odg votato all’unanimità dall’Assemblea impegna il Presidente della Giunta regionale a trasmettere al Capo Dipartimento III il resoconto integrale, a seguito dell’ampio dibattito tenuto in Aula sull’argomento delle procedure concorsuali della Regione Molise, allo scopo di rilevare eventuali anomalie ed apportare successive correzioni sulle procedure in itinere.