Ore 18. La transumanza, la tradizionale pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame lungo i tratturi e verso condizioni climatiche migliori, è stata iscritta, all’unanimità, nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. L’ufficialità arriva tramite l’Ansa dal Comitato intergovernativo a Bogotà. Da oggi, inoltre, l’Italia acquisisce il primato di iscrizioni in ambito rurale e agroalimentare, superando Turchia e Belgio. Dal Trentino ad Amatrice, dall’Irpinia a Puglia i luoghi-simbolici. Esulta la famiglia Colantuono di Frosolone, che promuove e conserva l’antica tradizione in Molise e che negli ultimi anni si è battuta, insieme ai rappresentanti di altre realtà italiane, per ottenere tale riconoscimento in ambito internazionale. Un obiettivo che sembrava essere ormai nell’aria e che è stato centrato proprio a ridosso del Natale: un bellissimo regalo per i Colantuono, gli appassionati e per l’intera regione.
Toma: “Premiati sacrificio e perseveranza”
«Un riconoscimento tanto atteso quanto meritato quello arrivato in queste ore dall’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Abbiamo appreso, con immenso piacere, che la transumanza, il trasferimento stagionale del bestiame lungo le antiche vie dei tratturi, è stata iscritta nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Un risultato lodevole per quanti, con sacrificio, perseveranza e grande determinazione hanno portato avanti, negli anni, questa bellissima tradizione. Congratulazioni alla famiglia Colantuono e ad Asvir Moligal per il prestigioso obiettivo raggiunto».
Il commento del presidente della Regione Molise, Donato Toma, in merito al riconoscimento, da parte dell’Unesco, della Transumanza quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Gravina: “Consegnata all’umanità memoria radicata sul territorio”
La decisione votata all’unanimità a Bogotà, dai rappresentanti di 24 paesi nel corso dell’apposita riunione del Comitato Intergovernativo dell’Unesco, di far entrare la transumanza a far parte dei tesori dell’umanità, iscrivendola nell’elenco di ciò che è considerato patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, ha reso finalmente merito al lavoro di tanti anni condotto da chi la transumanza la pratica da sempre contribuendo a tenere vive tradizioni e storia del territorio molisano. Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, nel commentare la notizia giunta nella serata di mercoledì 11 dicembre, ha voluto ricordare innanzitutto l’operato di chi, in questi anni, ha speso tutte le proprie energie per ottenere questo riconoscimento utile all’intero territorio regionale e alla sua memoria storica. “La famiglia Colantuono e chi l’ha sostenuta in tutto il percorso intrapreso per ottenere questo riconoscimento, – ha dichiarato Gravina – ha consegnato all’umanità una memoria radicata sui territori, tra le popolazioni, una memoria itinerante capace di unire terre e genti lontane tra loro – basti pensare che il riconoscimento è stato possibile anche grazie al partenariato che ha visto unite zone d’Italia che vanno dalla Alpi al Meridione – rendendole protagoniste di una storia in continua evoluzione e che allo stesso tempo possiede dei riferimenti forti, imprescindibili e fruttuosi per quelle che sono state le generazioni passate e per quelle che saranno le generazioni future. Proprio in questo senso, l’impegno delle figure istituzionali e amministrative a supporto della valorizzazione costante della transumanza come delle altre forme di patrimonio immateriale presenti sul nostro territorio regionale, penso ad esempio ai Misteri del Di Zinno, deve servire a innescare processi di riconoscibilità della nostra cultura e della nostra storia che vadano ben oltre i confini regionali.”
L’Altritalia: “Lavoro di squadra”
Il Comitato Intergovernativo Mondiale dell’ UNESCO, riunito a Bogotà in Colombia, ha iscritto all’unanimità la Transumanza tra i Patrimoni Culturali Immateriali Mondiali dell’Umanità. La proposta è stata avanzata dall’Italia (capofila), Austria e Grecia, interessa anche Francia e Portogallo che hanno anch’esse aderito ad un apposito progetto e protocollo di cooperazione internazionale, unisce tutta l’Italia dalle Alpi al Tavoliere e comprende comuni come Amatrice, Pescocostanzo, Anversa degli Abruzzi, Lacedonia in alta Irpinia, Volturara Appula, tutti paesi colpiti da avversità del territorio ma tutti che possono nutrire grandi speranze di riscatto in questo riconoscimento. Si cominciano a registrare le dichiarazioni esulanti dei Ministri Bellanova e Conte, del Presidente della Regione Molise Donato Toma. Grande è il sentimento di gratitudine per l’azienda guidata da Carmelina Colantuono, che mantiene a Frosolone nel Molise questa tradizione come testimonianza culturale e pratica di “nuova economia” sostenibile nonché di produzioni alimentari di altissima qualità. L’iter è stato lungo e non facile, condotto dall’Agenzia Moligal del Molise, guidata con passione, competenza e larga visione da Nicola Di Niro. L’Altritalia Ambiente è orgogliosa di essere tra le associazioni che nel 2009 hanno avviato questo percorso con l’accordo di collaborazione per il progetto “PARCO DEI TRATTURI DEL MOLISE“ oggi divenuto il grande progetto Internazionale.