Possessività, la fine di una relazione che non viene accettata, pedinamenti, minacce, aggressioni fisiche. Sono tratti comuni di tante storie che conoscono sfaccettature diverse ed epiloghi diversi, a volte anche tragici, e che rientrano nella cosiddetta violenza di genere, a danno di donne costrette spesso a cambiare le proprie abitudini per sfuggire ai loro ex o perché impaurite dai loro atteggiamenti e a subire fino allo stremo e alla disperazione la loro frustrazione. Nella giornata di ieri sono arrivate due condanne dal Tribunale di Campobasso nei confronti di altrettanti uomini del capoluogo molisano che chiudono un primo capitolo giudiziario di due di queste numerose storie. Nel primo caso il giudice Teresina Pepe ha inflitto una pena di 3 anni e sei mesi di reclusione al 43enne A.S. per stalking e altri reati che vanno dalle minacce e dal porto abusivo di armi alla violenza privata e alla violazione del domicilio.
L’uomo non solo non accettava che la relazione con una 30enne del posto fosse finita ma era arrivato a minacciare con una pistola il nuovo compagno di lei, intimandogli di lasciarla stare e persino di consegnargli il suo cellulare al fine di leggere le conversazioni via messaggio intrattenute con la ragazza. La giovane era perseguitata sui social, di giorno e di notte, e in almeno una occasione, nei pressi di un centro commerciale di Campobasso, sarebbe stata aggredita e colpita dal 43enne, che le avrebbe ribadito il suo diritto esclusivo di averla per sè. L’uomo si era inoltre introdotto in casa di lei, lasciandole un messaggio di minaccia su una parete. Tutti episodi contestati tra febbraio e marzo scorsi, e che hanno permesso alla parte civile, rappresentata dall’avvocato Alessio Verde (foto in alto), di ottenere al termine del processo di primo grado sia il riconoscimento della penale responsabilità per i vari fatti a carico dell’uomo, sia il risarcimento da quantificare in sede civile e il pagamento di una provvisionale. Nel secondo caso il giudice Giampiero Scarlato ha condannato un 52enne campobassano a due anni di reclusione per stalking. L’uomo, che aveva una relazione con una 50enne, in tre anni avrebbe in più occasioni seguito, minacciato e insultato la donna, arrivando a colpirla in momenti di rabbia e accecato dalla gelosia, o impedendole di uscire di casa. In uno di questi avrebbe persino colpito la donna al volto con una sigaretta accesa.
Inoltre il figlio di lei, 25enne, fu vittima dei comportamenti dell’uomo, che secondo l’accusa avrebbe in almeno un episodio cercato di tenerlo alla larga dalla madre minacciandolo. Sia la donna che il figlio, rappresentati rispettivamente dagli avvocati Alessio Verde e Michele Di Lallo (foto in alto), si sono costituiti parti civili nel processo, al termine del quale – dopo la derubricazione del reato da maltrattamenti a stalking – il 52enne è stato condannato. Sia quest’ultimo sia il 43enne si trovano agli arresti domiciliari.
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