“Le donne e l’emigrazione” è il titolo del nuovo evento espositivo curato dall’Associazione Pro Arturo Giovannitti. La mostra si inserisce nella programmazione culturale pluriennale dal cui titolo “La mia seconda patria”. Tali eventi hanno raccontato passo dopo passo ogni volta con un focus storico differente uno spaccato dell’emigrazione regionale. Abbiamo raccontato dal 2013 a migliaia di persone, ma soprattutto alle giovani generazioni l’emigrazione molisana. Le mostre realizzate durante questo ciclo di programmazione, tutte con un taglio prevalentemente didattico – come questa – hanno avuto lo scopo di sensibilizzare, nonché d’informare le giovani generazioni con la speranza di seminare nelle loro menti paradigmi plurali per una più facile lettura della storia e della società contemporanea (Antonio D’Ambrosio Presidente Associazione Pro Arturo Giovannitti). In questa occasione l’allestimento pensato per una migliore comprensione e per una didattica efficace, – come un set cinematografico – si sviluppa attraverso “scenografie mobili” e “fotografie parlanti”. Le immagini che si trovano all’interno del percorso espositivo, sono fotografie tratte dagli Archivi Pilone, Brunetti, La Grande Onda, De Vito, Valente e privati. L’apparato iconografico racconta un mondo fatto di donne e bambini la cui vita segue un andamento ciclico quotidiano caratterizzato da un’esistenza precaria, la quale a volte si tinge di speranza nell’atto della “messa in posa” per comunicare, al marito lontano l’attuale condizione (Luca Basilico). Sono narrazioni forti ma altrettanto efficaci attraverso le quali siamo in grado di vedere anche per un solo attimo la vita trascorsa dei nostri avi. Ad impreziosire la mostra due nuove ricostruzioni scenografiche, realizzate da Franscesco Niro, le quali una rappresenta l’interno di una nave con abiti storici curati dall’Associazione “La Mantigliana” che indicano il percorso dell’emigrazione transoceanica dei primi del ‘900, e l’altra scena l’ascensore dal quale ci si addentrava nelle cavità delle miniere (Monongah West Virginia 1907 – Marcinelle Belgio 1956). La mostra si conclude con l’attualità: sono state realizzate scene d’impatto che raccontano chi arriva (l’immigrazione) e chi se ne va (la nuova emigrazione giovanile). Le attività didattiche da realizzare con i ragazzi delle scuole prevedono oltre alla visita guidata anche la partecipazione attiva ed interattiva degli studenti a cui verranno forniti elementi e testi per la realizzazione di “reading emozionanti”. La mostra allestita presso gli spazi espositivi della Fondazione Molise Cultura, inaugurerà venerdì 20 alle ore 11 e resterà aperta fino al 31 gennaio 2020.
Le donne e l’emigrazione, inaugurazione mostra alla Gil
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