Legambiente Molise, in una lettera provocatoria indirizzata a Babbo Natale, elenca una serie di richieste per il 2020 inerenti il territorio molisani. Una sorta di appello velato alle istituzioni e a tutti quei soggetti che hanno potere di agire e decidere in favore della collettività.
“Caro Babbo Natale
Ti scrivo questa lettera per chiederti un regalo diverso dal solito. Anzitutto permettimi un pensiero per il nostro straordinario, ma un po’ malandato pianeta: spero che tanti adulti aprano gli occhi e si uniscano alla battaglia iniziata da Greta Thunberg. E un altro pensiero per l’Italia: mi auguro che smetta di finanziare le fonti fossili, e che il nuovo corso (qualcuno lo chiama “green new deal”) inizi a vedersi da subito; l’economia dev’essere sostenibile e ridurre il suo impatto sull’ambiente. E deve essere attenta alle persone, per combattere le disuguaglianze ed aiutare i più deboli, accogliere ed includere, produrre lavoro di qualità, fermare l’emigrazione dei nostri giovani, spesso laureati, che è il vero problema di questo Paese.
E veniamo a noi: i regali che vorrei non sono per me, ma per il Molise, regali per fare vivere meglio i cittadini di questa piccola regione. Quello che ti chiedo in primis è di far partire la raccolta differenziata in tutti i comuni, far crescere l’attenzione verso il recupero delle materie, così la Regione potrà approvare la legge sulla economia circolare (copiando quella dell’Emilia Romagna si farebbe presto e bene). Scatena una lotta senza quartiere agli ecoreati, agli abusi edilizi ed al consumo di suolo, agli scarichi abusivi. Fa sì che i depuratori facciano bene il loro lavoro così da salvaguardare i corsi d’acqua e di conseguenza il nostro mare. Vorrei anche che facessi bonificare i siti inquinati presenti sul territorio regionale, a cominciare da Guglionesi II, di cui si parla da 20 anni mentre i cittadini attendono notizie certe sul futuro dell’area. Ti chiedo di monitorare le situazioni di rischio per la qualità dell’aria come la piana di Venafro, e di mettere in sicurezza i nostri tanti borghi, come Civitacampomarano. Infine sarei contento se partisse il Parco Nazionale del Matese: lo aspettiamo da 35 anni.
Ti dico anche che non ho bisogno dell’autostrada, costa troppo, non sapremo nemmeno dove farla passare, e nella valle del Biferno non c’è spazio. Non sprecare soldi per l’aeroporto nella piana di Bojano, migliora invece le strade provinciali e il trasporto pubblico con mezzi nuovi ed efficienti. Aiuta i pendolari molisani a muoversi con sufficiente sicurezza e velocità. Nemmeno ho bisogno di altri impianti sciistici, perché nevica poco, i cannoni sparaneve bruciano tanta energia e tanta acqua, e le strutture sono spesso in perdita.
So di chiederti tanto. Provo con te visto che molte di queste richieste le ho sottoposte da tempo alle Istituzioni locali che però non le hanno recepite. Forse l’anno nuovo porterà la svolta verde di cui scrivevo prima.
Caro Babbo Natale, esaudisci i desideri dei Molisani e fai che questa svolta avvenga davvero!
Io ti prometto che continuerò a lavorare con sempre maggiore impegno per rendere questo angolo di mondo un posto più bello e accogliente, per rendere la nostra piccola Regione un posto “non ordinario”, in cui vivere non sia una sventura, ma un piacere“.