Ore 15. E’ da poco terminata l’autopsia sul corpo di Nicoletta Valente – la 35enne di Vinchiaturo investita da un’auto nella notte fra Natale e Santo Stefano e deceduta la notte scorsa al Cardarelli – disposta dal sostituto procuratore Giuliano Schioppi. L’esame è stato eseguito dal medico legale di Foggia Pietrantonio Ricci in presenza del magistrato, dei familiari della ragazza e dell’avvocato difensore del conducente dell’auto. Il professionista entro 90 giorni consegnerà una relazione approfondita in Procura che stabilirà le cause precise del decesso. Il pm nelle prossime ore procederà alla concessione del nulla osta per il rilascio della salma alla famiglia per la celebrazione dei funerali che probabilmente si svolgeranno nella giornata di domani. Intanto nella tarda mattinata il 25enne di Baranello che era alla guida della Alfa Romeo Giulietta che ha travolto la parrucchiera di Vinchiaturo è stato ascoltato in Procura dal pm Schioppi in presenza del suo legale Giuseppe Fazio. Il giovane ha confermato la versione già fornita in Questura ieri. Non aveva bevuto nè assunto sostanze stupefacenti, ha affermato agli inquirenti, ha visto la ragazza sulla strada all’ultimo istante senza riuscire ad evitare l’impatto e non si è fermato a soccorrerla perché terrorizzato da quello che era appena successo. Al giovane è stata ritirata la patente, mentre la sua auto e il suo cellulare sono stati posti sotto sequestro. I test alcolemico e tossicologico sono risultati negativi. Al momento resta indagato a piede libero per omicidio stradale e omissione di soccorso. I filmati delle telecamere della videosorveglianza, che hanno ripreso il momento dell’investimento, sono a disposizione degli inquirenti. Al vaglio di questi ultimi la velocità con cui l’auto è giunta al punto dell’impatto e se effettivamente la vittima sia sbucata all’improvviso sulla strada o se già fosse in fase di attraversamento. La comunità di Vinchiaturo è sconvolta. La 35enne non solo era ben conosciuta in paese ma aveva tanti amici anche nei comuni vicini, compresa Campobasso. Una bella ragazza, sorridente, sempre attiva, nota per essere spontanea e schietta nel suo parlare. Da ieri amici e conoscenti hanno avviato continui scambi di telefonate e messaggi per avere aggiornamenti sulle sue condizioni, gli appelli di speranza sono rimbalzati sui social. Poi questa mattina la triste, terribile notizia. Non c’è stato miracolo, la morte non fa regali neanche a Natale. Sono tantissimi i messaggi che si stanno susseguendo in queste ore. Ognuno ha il suo ricordo, il suo aneddoto, la parola giusta per descriverla. “Sei una ribelle dal cuore d’ oro“, la definisce un’amica nel suo post di Facebook. “Stanotte ti ho sognata, eri venuta a casa per farti truccare, con la tua grinta di sempre, e mi hai dato uno dei tuoi grandi abbracci!“, si legge in un altro messaggio. Alcuni la ricordano perché amava mettere spesso la musica alta, “a palla” come si suol dire, per provare l’emozione di ogni nota. Altri perché, nel bene e nel male, era capace comunque di far ridere. “Falli ridere anche lassù“: è la missione che un amico le indica nel suo straziante addio.
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