Potrebbe essere la truffa dell’anno, tanto che malviventi e “furbetti” probabilmente stanno già studiando qualche colpo o escamotage per ottenere vantaggi illeciti. Il 2020, nell’ambito della trascrizione della data in atti e documenti ufficiali, potrebbe nascondere pericolose insidie per via dell’abitudine, vecchia e concessa, di troncare l’anno, riportando solo le ultime due cifre. Facile intuire, però, come in questo caso, – dal momento che la prima e la seconda parte del numero coincidono, – chiunque potrebbe aggiungere due cifre alla fine, trasformando ad esempio il 20 (riferito a 2020) in 2008 oppure in 2018, rendendo il documento obsoleto o retrodantandolo per altri scopi. I primi episodi si sarebbero già verificati, ragione per cui stanno circolando numerosi appelli, anche tramite social, per raccomandare gli utenti a trascrivere l’anno per intero. Ci sono anche sindaci molisani che in queste ore stanno facendo notare ai cittadini di evitare, almeno per quest’anno, di riportare il 2020 in forma tronca.
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