Istituzioni, scolaresche, autorità civili e militari, amministratori e cittadini hanno celebrato all’interno del Palazzo del Governo di Campobasso il Giorno della Memoria, in ricordo delle vittime dei campi di sterminio nazisti e di quel 27 gennaio 1945, quando le porte di Auschwitz furono aperte dalle truppe di liberazione sovietiche, rivelando al Mondo gli orrori compiuti nei confronti di milioni di persone, ebrei soprattutto, ma anche oppositori politici e coloro che erano considerati “diversi”. Col sottofondo delle note commoventi prodotte dagli strumenti suonati dai ragazzi del Liceo Musicale “Galanti”, sono state lette testimonianze e poesie che descrivono le atrocità commesse durante la Seconda Guerra Mondiale, da Primo Levi a Maria Ruggi, passando per la presentazione di richerche e progetti realizzati dagli studenti di varie scuole della provincia, concentrati ad esempio sul Binario 21 da cui, alla Stazione di Milano, partirono 23 treni destinati ad Auschwitz, oppure sul quadro di Marc Chagall, “La Crocifissione Bianca” dipinto dopo la Notte dei Coltelli.
“La pace va difesa ogni giorno e va coltivato il rispetto per la diversità”, ha detto il vice presidente della Provincia Alessandro Amoroso. “La Shoah è una pagina orribile che non possiamo dimenticare e che le giovani generazioni devono conoscere”, ha affermato Maria Luisa Forte, dirigente dell’Ufficio Scolastico regionale. Al termine dell’evento sono state consegnate le “Medaglie d’Onore”, conferite dal Presidente della Repubblica a Pietro Carmine Belli, nato a Baranello, e a Pasquale Quici, nato a Trivento, militari, internati nei lager nazisti nell’ultimo conflitto mondiale, rispettivamente al nipote e al figlio di questi ultimi.