“È stata un’emozione difficile da raccontare. Siamo felici e speriamo di tornare in futuro“. Così Giuseppe Zingaro, chitarrista molisano dei Viito, ha commentato al telefono la sua esperienza sul palco di Sanremo, dove nella serata di ieri è stato protagonista insieme al suo amico e partner musicale Vito Dell’Erba e al cantante in gara Junion Cally con la canzone rivisitata “Vado al massimo” di Vasco Rossi. Abito scuro ed elegante sotto i fari dell’Ariston, il giovane classe ’88 di Mirabello Sannitico non ha abbandonato l’energia che lui e Vito mettono ad ogni concerto, divertendosi con il vasto pubblico sotto i loro occhi e con un pezzo musicale che da decenni è entrato nella testa di tantissimi italiani. “Dopo alcuni problemi tecnici avuti dall’orchestra all’inizio del brano – ha ammesso Giuseppe, – è filato tutto liscio. Siamo felici di questo Sanremo, sia per la musica sia per le tante belle persone incontrate. Sarebbero davvero bello essere di nuovo qui, magari con una nostra canzone“. Spente le polemiche sulla partecipazione di Junior Cally a Sanremo per il suo linguaggio utilizzato in alcune sue canzoni del passato? I Viito, come “compagni” scelti nella serata dedicata ai duetti, hanno voluto solo parlare con la musica. Ma Vito Dell’Erba ha voluto probabilmente rispondere alle critiche eccessive con una scritta sulla mano mostrata alla telecamera: “Ok boomer”, un’espressione usata da adolescenti e giovani e che fa riferimento ai cosiddetti “babyboomer”, cioè i nati tra la metà degli anni Quaranta e Sessanta, i cosiddetti figli del boom economico. E’ un’espressione utilizzata per zittire o prendere di mira la generazione dai cinquanta ai settant’anni su argomenti o posizioni percepite come critiche paternalistiche. (Rigarda il video qui).