Questa mattina nella Sala Giunta di palazzo San Giorgio il sindaco di Campobasso ha presentato in conferenza stampa i contenuti della prossima Ordinanza sindacale riguardante il decoro urbano. “Nel centro cittadino e più in generale in tutto il territorio comunale si manifestano situazioni di abbandono del patrimonio immobiliare privato che oggettivamente danneggiano l’immagine del decoro e della stessa percezione della sicurezza urbana – ha spiegato Gravina. – Lo stato di fatiscenza di numerosi immobili a destinazione residenziale, commerciale, artigianale e di servizio di proprietà private ci ha portati a intervenire con questa ordinanza di prossima uscita. Vi sono immobili inutilizzati con spazi rientranti o protetti da serrande a maglia tubolare, in ferro tondo o microforate, dove l’intercapedine tra queste e la porta di ingresso, soglia o vetrina diventa ricettacolo di sporcizia e rifiuti vari, causando oltretutto gravi problemi di sicurezza e di igiene pubblica e un forte degrado estetico, che si riflette altresì sull’immagine e la qualità di vita complessiva dei quartieri. Vi sono vetrine di attività, sporche e non oscurate in maniera decorosa, sulle quali sono affissi, sia sulla parte esterna che interna, manifesti, volantini, fogli di giornale, avvisi vari ormai datati e non più attuali. Appare quindi doveroso, per la Pubblica Amministrazione – ha detto Gravina, – adottare strumenti efficaci che, alla luce di un nuovo quadro normativo in materia di sicurezza urbana, consentono di poter contrastare e reprimere i sopraccitati fenomeni degenerativi del decoro e della convivenza urbana e sociale.” L’Amministrazione è quindi pronta ad adottare, tramite l’Ordinanza presentata, azioni efficaci per recuperare, sotto il profilo del decoro urbano, fabbricati di competenza dei privati come quelli pubblici, ordinando ai soggetti proprietari, ai conduttori di immobili a qualsiasi destinazione urbanistica posti nell’ambito del Comune di Campobasso, di predisporre ove necessario: il rifacimento delle facciate degli edifici o delle parti deteriorate di essi e dei relativi balconi, il cui degrado arrechi pregiudizio all’incolumità delle persone per il rischio attuale di cedimenti di parti di esse; di provvedere alla sostituzione degli infissi danneggiati prospicienti la pubblica via o luoghi di transito e sosta di pedoni e mezzi, nonché all’eliminazione staffe, tasselli, che per le loro caratteristiche intrinseche, sporgenza, ed altezza possano arrecare pericolo alla pubblica incolumità; di provvedere alla cancellazione delle scritte sui muri esterni visibili dalla pubblica via; di tenere ordinate e pulite le aree private visibili dagli gli spazi pubblici; di garantire un’adeguata e sicura chiusura degli immobili inutilizzati, pulire le saracinesche e le soglie, togliere i rifiuti accumulatisi o gettati attraverso gli interstizi dei serramenti all’interno dell’immobile e pulire gli spazi rientranti rispetto alla proiezione lineare della facciata prospiciente la pubblica via; di coprire le vetrine dei locali inutilizzati, attraverso modalità e materiali, tali da rispettare il decoro estetico delle vie e comunque di tenere pulite le vetrine stesse, conservandole libere (sia all’esterno che all’interno) da affissioni di manifesti, volantini, fogli di giornali e simili, di annunci ed avvisi vari, anche se fatti da terzi con o senza fine di lucro, fatta eccezione per le eventuali comunicazioni di trasferimento dell’attività in altro luogo o dell’offerta in vendita o locazione dell’immobile o del fondo, che dovranno essere regolarmente autorizzati; di rimuovere le insegne degli esercizi per cessata attività, con ripristino dello stato preesistente entro il termine di 90 giorni dalla cessazione dell’attività. “C’è bisogno dell’aiuto di tutti affinché la città possa tornare ad essere più bella e vivibile – ha sottolineato il sindaco Gravina. – Con questa Ordinanza l’invito mio e dell’intera Amministrazione è che tutti i campobassani collaborino come sanno fare, a cominciare dalle piccole cose, per far riacquistare un altro volto alla nostra città. Le Ordinanze e le relative sanzioni, pur dimostrando un’attenzione mirata per certe situazioni di degrado urbano che vanno risanate e ricondotte alla normalità, senza la giusta condivisa sensibilità non possono bastare.”
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