Ore 15. Una chiamata al 117 ha scoperto a Campobasso il business speculativo sulle mascherine in questo periodo molto richieste per premunirsi contro il contagio da coronavirus. L’episodio che ha comportato l’intervento della Guardia di Finanza si è verificato nel pomeriggio di ieri quando una donna, malata oncologica, si è recata presso una attività commerciale del quartiere San Giovanni chiedendo una mascherina, dal momento che il negozio ne era munito. L’addetto al bancone le ha comunicato il costo lasciandola di stucco. “Sono 13 euro”, si è infatti sentita rispondere la donna, che ha inizialmente contestato l’importo, sostenendo di aver visionato i prezzi su internet di gran lunga inferiori. Ma il negoziante non ha battuto ciglio, rimanendo, per così dire, insensibile anche alla notizia della malattia oncologica della cliente. Vista l’urgenza la donna ha acquistato la mascherina al costo indicato ma una volta fuori dall’esercizio, per nulla convinta, ha pensato di fare una telefonata alla Finanza. Le Fiamme Gialle, molto attente in questo periodo a situazioni simili, si sono recate sul posto e hanno proceduto al controllo dell’attività commerciale. Dalla consultazione del registro e dei documenti contabili sarebbe venuto fuori che le mascherine – circa 300 – erano state acquistate dal titolare del negozio a circa 60 centesimi l’una con un guadagno esorbitante sulla rivendita. Il materiale è stato posto sotto sequestro e il titolare è stato denunciato all’Autorità giudiziaria.
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oltre alla chiusura gli avrei comminato,seduta stante,3 mesi de galera (io,pero’)