Coronavirus, attivato il Centro Operativo Comunale. Gravina: “Città ha dato segnali positivi ma strada ancora lunga”

L’Amministrazione comunale di Campobasso ha provveduto all’attivazione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) per assicurare il coordinamento, l’informazione e l’assistenza alla popolazione per quanto attiene all’emergenza Coronavirus Covid-19 nel territorio comunale di Campobasso. Ne fanno parte il sindaco, Roberto Gravina, con compiti di coordinamento delle funzioni di supporto; il segretario generale, Vincenzo Benassai, coadiuvante; i dirigenti comunali responsabili delle funzioni di supporto; il dirigente del Corpo di Polizia Locale. Di seguito le funzioni di supporto, con l’indicazione di massima delle dirigenze di riferimento:
Funzione 1: Sanità, assistenza sociale e veterinaria (Dirigente Area Servizi alla Persona)
Funzione 2: Volontariato (Dirigenti Aree Servizi alla Persona e Area Sviluppo del Territorio);
Funzione 3: Assistenza alla popolazione (Dirigenti Aree Servizi alla Persona – Area Sviluppo del Territorio – Area Risorse)
Funzione 4: Comunicazione, rapporto con gli Enti e raccolta dati (Sindaco – Area Polizia Locale – Area Servizi alla Persona – Area Sviluppo del Territorio – Area Risorse)
Funzione 5: Servizi essenziali e mobilità (Area Polizia Locale – Area Servizi alla Persona – Area Sviluppo del Territorio – Area Risorse – Segreteria Generale)
Inoltre fanno parte del C.O.C. i dipendenti comunali individuati dai rispettivi dirigenti, titolari delle sopra elencate funzioni di supporto, nonché il personale eventualmente da reperire anche presso l’A.S.Re.M. e la Protezione Civile per implementare detto organismo.

Gravina: “Segnali positivi ma strada ancora lunga”
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato l’11 marzo il nuovo Dpcm recante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 sull’intero territorio nazionale. “Si tratta di misure che servono a tutti e che soprattutto servono a difendere il sistema sanitario che deve proteggerci. Servono all’Italia intera – ha commentato la notizia il sindaco Gravina. – Gli effetti dei sacrifici che siamo chiamati a fare tutti, ognuno per quel che gli compete, li potremo vedere e vivere sulla nostra pelle solo tra qualche settimana.” Per Campobasso quella di giovedì 12 marzo è stata una giornata sicuramente anomala, con strade vuote e negozi chiusi in tutte le zone della città e nessun nuovo caso di contagio dopo quello registrato il giorno precedente. “Il virus è giunto nella nostra città ed è salito comprensibilmente il livello d’allerta e l’ansia, ma bisogna restare calmi e fare attenzione a non cadere in quel genere di reazioni che generano solo altro panico – ha dichiarato ancora Gravina. – La città ha dato segnali importanti, dimostrando di aver recepito i messaggi lanciati in questi giorni che invitano ogni cittadino a limitare le uscite dalla propria abitazione. Ma siamo solo all’inizio ed è necessario che ci impegniamo ancora di più, perché purtroppo c’è qualcuno che non ha ben compreso quanto è grave la situazione per la nostra città e per l’intero paese. Prima impariamo a rispettare le regole che il Governo ci ha dato e prima usciremo da questo periodo tutti quanti insieme.” Il sindaco è poi voluto tornare sul caso delle fake news circolate in vario modo su chat e social. “È davvero vergognoso, permettetemelo di dire, che sia stata violata così l’identità di un paziente, alimentando una caccia alle streghe che ci fa perdere di vista i valori umani principali. È vergognoso e illegale e lo conferma il procedimento aperto dalla Procura generale su questa vicenda. Per debellare questo virus serve ben altro. Serve attenzione, solidarietà e il reciproco sostegno tra tutti i membri della nostra comunità.”

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