Si entra nel primo weekend di restrizioni massime finora imposte dal Governo italiano per contrastare la diffusione del coronavirus e anche in Molise si vive nelle strade un clima surreale. Di giorno a Campobasso le saracinesche e le porte dei negozi chiuse fanno uno strano effetto, come fosse un particolare giorno festivo, ma di questi tempi c’è poco da festeggiare. Se di giorno qualche apertura consentita, persone a piedi e le auto che transitano danno comunque segnali di civiltà, al calare del buio la città va a dormire presto.
I lampioni e alcune insegne illuminano piazze e strade vuote. La movida del giovedì e del venerdì sera è un ricordo delle settimane passate, le scene nelle foto ritraggono la situazione poco dopo le 20 e anticipano ciò che si vedrà anche stasera, un sabato con ristoranti e pub chiusi, tutti in casa a leggere o a vedere la tv. Le aggregazioni non sono consentite, ecco allora che le persone rispondono agli appelli e ai flashmob nazionali. C’è chi suona e chi canta dai balconi e dalle finestre delle proprie abitazioni.
Ieri intorno alle 18 anche a Campobasso alcuni cittadini hanno voluto cantare l’Inno di Mameli, questa mattina intorno alle 12 è stata lanciata un’altra iniziativa consistente in un applauso di gruppo – sempre dalle finestre di casa – per quanto gli italiani stanno facendo a contrasto del virus e della sua ulteriore diffusione. Il sindaco Gravina in un video girato nella serata di ieri ha ammesso che mai avrebbe immaginato di firmare ordinanze che impedissero la socialità. Una misura necessaria che al momento ha un termine solo provvisorio.
Approvate deliebre per smart working e farmaci a domicilio. Gravina: “Rimandiamo ciò che non è indispensabile”
Continua intanto l’attività dell’Amministrazione comunale cittadina in questi giorni di emergenza. Il sindaco di Campobasso ne ha voluto tracciare un sintetico bilancio per rendere conto alla cittadinanza delle varie azioni che si stanno portando avanti quotidianamente. “In un momento emergenziale come questo del Covid-19, la macchina amministrativa della nostra nazione, a tutti i livelli, è sempre attiva e funzionante. Noi oggi, anche attraverso la prima Giunta svolta online, abbiamo approvato delibere determinanti per agevolare lo smart working nella nostra Amministrazione. Abbiamo poi strutturato il servizio per la consegna dei farmaci a domicilio per i cittadini che ne hanno comprovato bisogno, insieme alle farmacie e con la collaborazione dell’ASREM, dell’Ordine dei medici di Campobasso, di Federfarma e del sindacato dei farmacisti. Ho emesso inoltre un’ordinanza che permette ai titolari di sedi farmaceutiche di adottare le misure più idonee a garantire il rispetto della normativa nazionale avente ad oggetto l’emergenza epidemiologica Covid-19, compresa la possibilità di rendere il servizio di assistenza farmaceutica a “battenti chiusi”, anche negli orari di apertura al pubblico, oltre che quando le farmacie sono di turno, dandone opportuna evidenza all’esterno con specifico e visibile materiale informativo per l’utenza. Sono continui i controlli della nostra Polizia Locale e di tutte le forze dell’ordine sul territorio urbano. Gli appelli a restare in casa e ad uscire il meno possibile così come i controlli che vengono effettuati da soli però non possono bastare. Stiamo affrontando un momento eccezionale in cui ci sono richieste dei sacrifici. Restare in casa è il primo indispensabile punto di partenza. Rimandiamo a quando questa emergenza sarà terminata tutto ciò che non è strettamente necessario fare fuori dalle mura domestiche. Il percorso da compiere per uscirne è ancora lungo e dobbiamo rafforzare questo concetto tutti insieme.”