“Caccia all’uomo”, un programma della casa di produzioni cinematografiche “Endemol”, in onda su Amazon Prime Video, vede il Molise protagonista in una parte del Celebry Hunted “Caccia all’uomo”, prima versione italiana del reality che nel Regno Unito è fra i più seguiti del palinsenso televisivo. Fedez, Totti, Claudio Santamaria, Costantino Della Gherardesca, Francesca Barra, Diana Del Bufalo, Cristiano Caccamo, Luis Sal, questi i protagonisti della serie targata Endemol. Otto nomi per quattro coppie che dovranno sfuggire ad una squadra di cacciatori che cercherà di scovarli in posti quasi inaccessibili, nascondigli che non avranno molti confort. La dotazione per le coppie è di un solo kit di sopravvivenza, oltre una carta di debito con pochi spiccioli per resistere il più a lungo possibile in posti che si confronteranno per bellezza rurale ed inaccessibilità.
Il Molise è stato scelto dalla produzione che, da una ricerca certosina, ha scovato un posto incredibilmente suggestivo. La location molisana che ha ospitato nell’anonimato e nel più totale segreto Fedez e Luis Sal è Forlì del Sannio, in provincia di Isernia. La serie è stata girata nell’agosto 2019 ed è in onda dal 13 marzo, prima puntata all’insegna del Molise. All’apparenza tutto nella norma ma sullo scena ci si immerge in un posto da vera latitanza. Grazie alla collaborazione e alla partecipazione di due forlivesi doc, Gianni Fasano e Biagio Iarussi, la produzione non poteva fare probabilmente scelta migliore. Un casolare, con un bellissimo maneggio, in una zona impervia, con una sorpresa da capogiro: una enorme casa sull’albero. Lavarsi in un abbeveratoio per animali, servirsi di servizi igienici naturali quali il sottobosco ed arrangiarsi alla meglio per poi godere del riposo in un posto unico e da fiaba: la casa sull’albero più suggestiva d’Italia. Una vetrina che ha regalato al pubblico da casa, ma soprattutto a Fedez e Sal, una sorta di latitanza fatta di grande afflato naturale e senza non poche insidie.
Il Molise sempre più considerato da produzioni televisive e cinematografiche che andrebbero ben veicolate in un contenitore regionale al fine proporsi sempre più e con maggiore professionalità e dedizione da parte di chi ancora crede in un Molise dell’eccellenza, in un Molise che sa affrontare difficoltà e che nei momenti peggiori riesce a ritrovar quell’unità che significherebbe, nella costanza e nel tempo, l’arma migliore per il riscatto e per il giusto ristoro. Valido il contributo di Gianni Fasano, presidente provinciale della Federazione Italiana Tradizione Popolari e mentore del gruppo folk di Forlì “La P’cc’nèra” e del suo “fido” Biagio Iarussi, operatore economico e conoscitore del territorio. Senza l’associativismo e la partecipazione attiva di singole persone sarebbe davvero difficile sentir parlare del Molise come la “terra promessa”. La visione è proposta anche in replay, con il sorriso di Gianni e Biagio, la performance di Fedez, a volte debitamente irriverente, e di Sal, magicamente attratto dalla genuinità e dalla particolarità della sorpresa. Il momento difficile è propizio, aspettando tempi migliori, per riscoprire il Molise tramite la tv, accentuando l’orgoglio di essere nati e appartenere a una regione meravigliosa.