Ore 19.45. A dispetto dell’effetto mediatico che aveva avuto fino a ieri la provincia di Isernia per l’assenza di casi di Covid-19, nella giornata di oggi a distanza di poche ore è arrivata notizia dei primi due contagiati accertati. L’ultimo nel pomeriggio: si tratta ancora di un medico, dopo gli altri 5 già risultati positivi nelle ultime settimane, precisamente un neurochirgo di Filignano che lavora in Campania. Il sindaco Federica Cocozza, nel confermare la notizia su Facebook, ha invitato i cittadini a mantenere la calma e ha annunciato misure ancora più restrittive e controlli a tappeto per tutelare la popolazione. L’altro caso (come già scritto in un precedente articolo) è un paziente campano ultraottantenne ricoverato al Neuromed di Pozzilli da settimane. Continuano gli accertamenti su persone che sono state a stretto contatto con gli ultimi pazienti risultati positivi e a molte è stata imposta la quarantena domiciliare. Fra ieri e oggi è arrivato l’esito negativo del test a cui si sono sottoposte le persone che sono state a contatto negli ultimi giorni con la 84enne di Campobasso, ricoverata al Cardarelli da lunedì. Il sindaco del capoluogo Roberto Gravina informa che il Comune sta monitorando 30 persone rientrate dal Nord che si sono autodenunciate e poste in isolamento, otto delle quali hanno concluso il periodo di due settimane a casa e da domani potranno anche uscire (sempre per i casi di necessità previsti), restando tuttavia monitorate dall’Asrem. Intanto l’ospedale San Timoteo di Termoli, come annunciato nei giorni scorsi, è stato oggi riaperto dopo gli interventi di sanificazione dei locali ma al momento solo per le urgenze.
Ore 22. C’è un terzo caso nella provincia di Isernia, rilevato questa sera. Si tratta di una 82enne di Monteroduni, trasportata oggi all’ospedale Veneziale probabilmente per altro motivo e sottoposta successivamente al tampone, che è risultato positivo. La donna è stata trasferita al Cardarelli nel reparto di Malattie Infettive. Il Pronto Soccorso del Veneziale è stato chiuso per interventi di sanificazione mentre il personale che è entrato in contatto con l’anziana è stato isolato e sarà sottoposto ad accertamenti, anche per loro dovrebbe scattare il test per verificare l’eventuale contagio da Covid-19. Allertati inoltre i familiari della donna, è in corso la ricostruzione della catena epidemiologica e sono già partite le telefonate dell’Asrem per imporre la quarantena domiciliare alle persone che sono entrate in stretto contatto con l’82enne nell’ultimo periodo.