Nel giorno della Domenica delle Palme il presidente della Regione Donato Toma ha espresso in un lungo messaggio postato anche sul profilo Facebook il suo messaggio di vicinanza principalmente alle famiglie delle vittime del Covid-19 così come a tutti coloro impegnati in prima linea per l’emergenza. Il governatore ribadisce che il Molise sta contenendo il contagio, ferma restando l’impossibilità ad evitare la registrazione di casi positivi che al momento, spiega Toma, sono comunque relativamente bassi rispetto alla popolazione.
“Cari amici, oggi, per chi crede, dovrebbe essere una giornata bella. Di scambio di auguri in Chiesa, di benedizione di ramoscelli d’ulivo, simbolo di pace e di speranza. Ma io oggi, come credo molti di voi, non riesco ad essere felice. Ringrazio quanti mi stanno inviando messaggi d’auguri, ma non rispondo, non riesco a rispondere. Oggi il mio pensiero va alle 13 famiglie che hanno perso un proprio caro per questo maledetto virus, ma anche alle famiglie che hanno perso un proprio caro per altre terribili malattie. Oggi il mio pensiero va a chi sta tenendo duro, a chi deve lavorare e a chi ha scelto di lavorare per sostenere chi è in prima linea. Addetti alle pulizie, autisti, operai di aziende aperte, negozianti di beni di prima necessità, farmacisti, medici e personale sanitario, forze dell’ordine, protezione civile, amministratori e altre istituzioni. Vedete, potrei dirvi che il Molise ha ancora numeri di contagio gestibili con le risorse regionali, ha un numero di decessi molto limitato, come controllo del territorio siamo ai primi posti, potrei dirvi che siamo stati tra i primi a mettere in piedi un piano sanitario di contrasto all’emergenza, di controllo dei confini, di misure economiche di sostegno all’economia. Ma di fronte a ogni singola vita persa io non riesco oggi a festeggiare e mi perdonerete per questo. Sono in ufficio in regione 15 ore al giorno, la task force è costantemente operativa. Sì può fare di più e meglio? Sì, ma non possiamo pretendere che il nostro territorio sia a contagio zero, questo lo voglio dire chiaramente a chi in queste ore utilizza ogni nuovo contagio per attaccare la regione (e offendere così il lavoro prezioso di medici, personale sanitario, forze dell’ordine e protezione civile). Dico a chi anche in questa fase diffonde fake news e linguaggio violento per diffondere odio e allarmismi anche in un momento del genere quando è in ballo la vita della persone: se in Molise ogni contagio dipende dall’inefficienza della regione, allora l’Italia che è il paese più contagiato al mondo dispone del governo nazionale peggiore del mondo? Ma la volete finire di speculare per racimolare voti anche sulla malattia? Il contagio è arrivato in Italia, come nel resto del mondo, e ha messo in ginocchio il sistema sanitario più efficiente del Paese, quello Lombardo. Poi quello Veneto e poi quello Emiliano. E noi abbiamo contenuto perché abbiamo chiuso subito i confini, mentre quelli che ora continuano a contestare dicevano che sbagliavamo. Mentre c’è chi continua a diffondere odio, io personalmente per settimane mi sono attaccato al telefono per richiedere mascherine, attrezzature, per mettere a punto bandi per assumere nuovo personale sanitario, per garantire assistenza sanitaria ed economica. Non possiamo pretendere che il nostro territorio sia a contagio zero, dicevo, ma a contagio contenuto sì, e lo stiamo facendo e i risultati al momento ci sono. E devo dire grazie ai molisani: siamo una grande comunità e lo stiamo dimostrando ogni giorno rispettando le regole silenziosamente e mostrando grande senso di responsabilità. La regione c’è, i sindaci ci sono, tutta la filiera istituzionale è attivata. Credetemi, stiamo facendo il possibile e l’impossibile. I Misteri. Mi mancherà tanto quest’anno, come mancherà a tutti i campobassani la processione. Come mancherà a Isernia la sua processione, come mancheranno alle altre comunità i riti pasquali. Per chi crede sono giorni di speranza, dicevamo. Continuiamo a coltivarla. E insieme alla speranza coltiviamo il coraggio e la determinazione. Insieme ce la faremo. Non è il mio augurio, è la certezza che voglio trasmettervi oggi. Teniamo duro che insieme ce la faremo. E saremo tutti più forti e consapevoli di quanto vale la vita e la libertà. Vi voglio bene, statemi vicino e restiamo uniti“.
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