Il presidente della Regione con apposta ordinanza ha diposto che lo spostamento all’interno del proprio comune o verso altri comuni per lo svolgimento di attività agricole destinate all’autoconsumo familiare può essere effettuato, oltre che nel pieno rispetto delle norme contenute nel DPCM del 10 aprile 2020, alle seguenti condizioni:
a) che avvenga non più di una volta al giorno;
b) che sia effettuato da massimo due componenti per nucleo familiare;
c) che le attività da svolgere siano limitate a quelle necessarie alla tutela delle produzioni vegetali e degli animali allevati, consistenti nelle minime, ma indispensabili, operazioni colturali che la stagione impone ovvero per accudire gli animali allevati.
Inoltre, in sede di controllo da parte degli organi di polizia, è fatto obbligo ai medesimi soggetti di dichiarare i dati identificativi del terreno oggetto delle attività agricole e gli estremi del titolo che ne legittimano l’utilizzo.
Fanelli: “Provvedimento importante, accolte le nostre richieste”
Permettere a tanti cittadini di poter praticare nei terreni di proprietà (o di cui dimostrano il titolo di utilizzo), la coltivazione di ortaggi (la cura di frutteti, vigneti, oliveti etc) ora è possibile. Possono farlo anche coloro che non sono imprenditori agricoli a titolo principale, i quali avevano sempre potuto svolgere l’attività in quanto essenziale, purché legittimati a farlo. “La nostra richiesta avanzata insieme a tanti sindaci, amministratori comunali e cittadini – commenta la consigliere regionale del Pd Micaela Fanelli – è stata accolta con l’ordinanza del Presidente della Regione numero 21 emanata ieri sera. Si tratta di un provvedimento che ha inteso comprendere le ragioni sensate e senza rischi per la salute dei cittadini, e che soprattutto va incontro a una forma indiretta di integrazione del reddito, che consente a tanti di poter fronteggiare il fabbisogno alimentare familiare. Un aspetto fondamentale e una pratica di approvvigionamento di materie alimentari per l’autoconsumo da tutelare ancora di più in un momento di straordinaria emergenza economica come questo. Ai cittadini ovviamente continuiamo a chiedere di essere rigorosi nel rispetto delle regole. Con le dovute precauzioni e i dovuti controlli le attività agricole destinate all’autoconsumo familiare possono essere svolte all’interno del proprio comune o verso altri comuni, rispettando una serie di obblighi. Ricordiamo infatti che tale pratica, così come stabilito dall’ordinanza, “può avvenire una volta al giorno e può essere effettuata da massimo due componenti per nucleo familiare”. In sede di controllo, è fatto obbligo di dichiarare i dati identificativi del terreno oggetto delle attività agricole e gli estremi del titolo che ne legittimano l’utilizzo”. Tutelando la salute di tutti, continuiamo a rispettare le peculiarità della nostra terra, salvaguardando il benessere psicofisico dei nostri cittadini e l’immenso patrimonio di biodiversità e tradizioni produttive e culturali del Molise.