La comunità molisana piange la scomparsa di un pezzo da novanta dell’editoria locale: si è spento a 87 anni Enzo Nocera, fondatore di Edizione Enne e autore di centinaia di pubblicazioni fra articoli, riviste, libri e periodici. Editore di Molise Oggi e Molise Sport, Nocera è noto fra le altre cose per aver inventato l’Almanacco del Molise, una raccolta di saggi e di contributi iconografici a pubblicazione annuale che raccontano temi e personaggi storici e di attualità della realtà regionale. I 50 di attività di Nocera – dal 1965 al 2015 – vennero celebrati anche all’Università del Molise.
Gravina: “Le sue pubblicazioni entrate in ogni casa di Campobasso”
Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha voluto tracciare un ricordo di Enzo Nocera, storico editore scomparso la notte scorsa, e porgere le più sentite condoglianze alla sua famiglia da parte dell’intera Amministrazione comunale. “Di Enzo Nocera e della sua lunga vita da editore, in ogni casa qui a Campobasso ma credo nell’intero Molise, sono convinto che esista almeno un libro o una pubblicazione da lui curata. Le sue intuizioni editoriali hanno portato allo sviluppo di una rete culturale vera e propria che per decenni ha tenuto insieme, virtuosamente, autori locali provenienti da esperienze e studi diversi, ma tra loro divenuti complementari al progetto di Nocera e alla sua idea di divulgazione del sapere consapevole e a tutto tondo, nella nostra terra e per la nostra terra. Non c’è tipo di pubblicazione che Nocera con la sua casa editrice non abbia affrontato e portato avanti, spesso tra le mille difficoltà che il mondo dell’editoria racchiude, difficoltà che però non hanno mai logorato il suo piglio volitivo, la sua rigorosa passione per il raccogliere ciò che emergeva dai dibattiti, dalle ricerche, dagli studi dei tanti autori che a lui si sono avvicinati nel corso della sua lunga storia professionale. L’editoria fatta da Enzo Nocera è stata capace di diventare un’imprescindibile fondo di valori e ricerche, di storie e poesie, di pensieri, certezze e anche di umani e ragionevoli dubbi, quelli che però questo editore ha reso materiale utile all’elaborazione di una nostra identità culturale personale e collettiva, attraverso le sue scelte di pubblicazione prive di preconcetti e sempre cariche di un amore che chiunque non potrà non riconoscergli. Probabilmente è anche per questo che i tanti suoi autori, così come le persone che hanno avuto modo di conoscerlo professionalmente oltre che umanamente, alla notizia della sua morte si sono sentiti un po’ più soli, privati all’improvviso del loro editore e del loro amico. Alla sua famiglia, a suo figlio Fabrizio e a tutti i suoi cari, da parte mia e dell’Amministrazione comunale che rappresento, vanno le più sincere condoglianze per questo profondo momento di lutto.”
Anpi: “Meticoloso antifascista, amava approfondire con rara passione”
“Nella mestizia di queste settimane tormentate, ci ha lasciato con quel garbo che lo rendeva affabile ed attento, ENZO NOCERA, figura di rara passione che coniugava con naturalezza, semplicità e competenza, amore per la cultura e impegno per promuovere la conoscenza”. Sono le parole di cordoglio a firma di Vincenzo Calò (Anpi nazionale), Loreto Tizzani (Anpi Molise) e Michele Petraroia (Anpi Basilicata). “La sua attività editoriale ha permesso di raccogliere testimonianze preziose sulla storia del Molise, sui fatti più significativi accaduti nei nostri borghi, sulle tradizioni, i costumi, l’arte, la poesia, l’archeologia, il patrimonio letterario, le personalità e le lotte politiche e sociali. Adoperandosi con rigore scientifico è stato tra i primi a ricostruire meticolosamente in varie pubblicazioni e sull’Almanacco del Molise, la mobilitazione antifascista, la presa di Monte Marrone, l’eccidio di Fornelli, le devastazioni perpetrate dai nazisti con l’uccisione di civili inermi ed il vissuto di partigiani come Giame Pintor, Giuseppe Barbato, Mario Brusa Romagnoli e dei tanti molisani caduti per la libertà. Sui libri, le riviste e sugli studi pubblicati dalla sua casa editrice è stato possibile conoscere episodi rilevanti della lotta di liberazione nazionale dal nazifascismo accaduti in Molise o che coinvolgevano partigiani molisani. Notoriamente riservato, mai invasivo, rifuggiva dalle semplificazioni preferendo approfondire le questioni e coltivare il dubbio. Gli impedimenti di queste ore ci precludono di salutare un’antifascista che ha dedicato la vita per promuovere la libertà e la democrazia attraverso la cultura, la ricerca storica e la pubblicazione di libri, studi e documenti, ma tutta l’ANPI nazionale, meridionale e molisana, abbraccia con affetto il figlio Fabrizio e la sua famiglia, custodendone il ricordo”.
Toma: “Era un vulcano di idee, senza l’emergenza sanitaria lo avremmo salutato con un caloroso applauso”.
«Enzo Nocera ci ha lasciati. È una notizia triste per quanti lo hanno conosciuto e hanno potuto onorarsi della sua amicizia, ma lo è anche per quelli – tanti, tantissimi – che hanno avuto l’opportunità di stare a contatto con lui nel corso della sua lunghissima carriera di editore iniziata a metà degli anni Sessanta quando, da affermato ragioniere commercialista, decise di chiudere lo studio e iniziare un nuovo percorso che avrebbe fatto la storia della cultura molisana della seconda metà del Novecento, alla quale Enzo ha dedicato la sua esistenza. Era un intellettuale irrequieto, un visionario che amava la sua terra, un vulcano di idee e iniziative. Ci siamo incontrati lo scorso dicembre nell’Aula Magna del Convitto nazionale “Mario Pagano”, in occasione della cerimonia di premiazione del Premio nazionale per la divulgazione della ricerca storica “Giorgio Palmieri”. Era raggiante, visibilmente emozionato per via del fatto che suo figlio Fabrizio era tra i premiati. E in quei pochi scampoli di discussione, ebbe modo di illustrarmi alcuni progetti che intendeva realizzare. Enzo non aveva perso la purezza e il fervore che gli hanno sempre permesso di guardare avanti e di anticipare i tempi. L’Almanacco del Molise, la rivista Molise, i settimanali Molise Sport e Molise Oggi, le guide, le pubblicazioni di saggistica storica, narrativa, arte, poesia, tradizioni popolari, la riscoperta dei dialetti sono tutte pietre miliari che hanno segnato un percorso di rinascita della cultura molisana che è coinciso con l’affermazione e il cammino dell’autonomia regionale. Un’intera generazione di giornalisti ha iniziato la professione grazie ad Enzo Nocera, e si deve a lui se scrittori esordienti o affermati hanno avuto la possibilità di far conoscere le proprie opere ai molisani. Ci mancheranno il suo entusiasmo, il suo ottimismo, la sua generosità, il suo insaziabile desiderio di ricerca, il suo inalienabile tratto di uomo ed editore libero, le sue intuizioni illuminanti che hanno fatto di Enzo Nocera un autentico pioniere dell’editoria qui in Molise. Se non ci fosse stata l’emergenza epidemiologica, oggi l’intero Molise lo avrebbe salutato per l’ultima volta con un caloroso applauso. Lo facciamo virtualmente, esprimendo la nostra vicinanza ai figli Gianni e Fabrizio, nella convinzione che il suo ricordo vivrà». Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha ricordato la figura e l’opera di Enzo Nocera.
Iorio: “Lascia un vuoto incolmabile, resterà vivo nelle sue opere”.
“La notizia della scomparsa di Enzo Nocera mi ha profondamente colpito e addolorato”. Sono le parole di cordoglio del consigliere regionale ed ex governatore Michele Iorio. “Di lui ricordo l’appassionato impegno a che i molisani conoscessero la storia della propria terra, l’incisivo e caparbio lavoro affinchè il suo diario di bordo, su cui raccoglieva le informazioni quotidiane inerenti agli avvenimenti molisani, divenisse L’Almanacco del Molise. Se n’è andato l’amico, lasciando un vuoto personale che difficilmente potrà essere colmato. Ma certamente l’uomo resterà sempre vivo nelle sue opere e in quel suo coraggio da primo editore a cui dobbiamo l’insegnamento della democrazia attraverso la promozione della cultura e della conoscenza. Ciao Enzo”.