Campobasso è il 32° capoluogo di provincia più sicuro d’italia (Sole24ore) mentre l’85° per cultura e istruzione. E’ palese quindi che il provvedimento del Comune di Campobasso atto a comprare con fondi del decreto SCUOLE SICURE 15 pistole beretta sia tanto inutile quanto dannoso. E’ quanto sostenuto dall’Unione degli studenti di Campobasso che ha lanciato un appello all’amministrazione. “Negli ultimi giorni il Comune di Campobasso ha acquistato 15 pistole Beretta con i fondi che dovevano essere destinati al contrasto al consumo di droga tra gli studenti. Un fenomeno simile può e dev’essere combattutto con investimenti sui diritti (studio, lavoro, sanità, futuro) per creare concorrenza al disagio e al malessere che causa il problema alla radice. La tossicodipendenza in età giovanile non si combatte con la repressione, i controlli nelle scuole non fanno altro che spostare lo spaccio dalle scuole alle strade e la prevenzione del consumo non può identificarsi con l’acquisto di armi. In un posto come Campobasso, in cui l’alternativa alle droghe non esiste o è riservata ai pochi che possono permetterselo, c’è bisogno di ripensare gli spazi sociali che i giovani vivono, rendendo loro stessi protagonisti della città e i soggetti centrali all’interno di essa. Il sindacato studentesco Unione degli studenti Campobasso chiede al sindaco Roberto Gravina di ritirare questo provvedimento e consultare gli studenti nella progettazione di vere iniziative per il contrasto alle dipendenze e nella progettazione di vere scuole sicure”.
Congratulazioni alla neo dottoressa Caterina Calardo: 110 e lode con tesi su un museo dedicato alla pandemia da Coviv-19
Congratulazioni alla dottoressa Caterina Calardo per il brillante conseguimento della laurea magistrale con lode Alla presenza di genitori, fratelli e...
Leggi tutto