Oltre ai controlli serrati in città e sulle arterie stradali con lo scopo di garantire il rispetto delle misure varate per il contenimento della diffusione del virus COVID-19, continua anche l’attività di controllo e contrasto al soggiorno irregolare nei confronti di stranieri presenti in provincia di Isernia. In particolare nella mattinata del 15 aprile il personale dell’Ufficio Immigrazione, che continua senza sosta i controlli sulla regolarità dei documenti di soggiorno degli stranieri della provincia, ha proposto al Prefetto di Isernia un decreto di espulsione a carico del cittadino diciannovenne nato in Tunisia ed in Italia senza fissa dimora. Invitato formalmente a presentarsi presso la Questura dopo un controllo, all’atto della valutazione della regolarità della sua posizione sul territorio nazionale, è risultato essere irregolare: entrato in Italia nel 2018 come minorenne ed affidato inizialmente ad una struttura di accoglienza per minori, è titolare di un permesso di soggiorno per minore età, scaduto però nel dicembre 2019 in seguito al raggiungimento della sua maggiore età. A suo carico inoltre, malgrado la giovane età, risultavano numerosi e gravi pregiudizi di Polizia che insieme alla sua presenza illegale sul territorio nazionale, hanno portato all’adozione di un decreto di espulsione del Prefetto di Isernia ed a un contestuale Ordine di allontanamento del Questore a lasciare il territorio nazionale entro i successivi 7 giorni. Presso la Questura di Campobasso, inoltre, anche in questo periodo di emergenza sanitaria, continua incessante l’attività dell’Ufficio Immigrazione che, nei giorni scorsi, avvalendosi del proprio personale, ha provveduto alla consegna di 61 permessi di soggiorno presso alcuni Centri di Accoglienza Straordinaria ubicati nella provincia di Campobasso, emessi in favore di altrettanti richiedenti asilo ivi ospitati. La circostanza si è resa essenziale per consentire ai richiedenti asilo la regolare permanenza nel territorio della provincia nonché per la fruizione di servizi quali l’assistenza sanitaria e l’accesso al lavoro, consentiti in corso di validità del titolo di soggiorno. L’impegno dell’Ufficio Immigrazione si è rivelato prezioso anche nei confronti di una cittadina straniera bisognosa di particolari cure mediche, alla quale, proprio grazie alla consegna del titolo di soggiorno da parte degli uomini della Questura presso la propria abitazione sita in Campomarino, è stato possibile ricorrere alle prestazioni sanitarie di cui necessitava. Sulla base delle indicazioni dipartimentali, l’Ufficio Immigrazione della Questura resterà chiuso fino al prossimo 3 maggio.
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