Sono 6.055.913 le unità imprenditoriali a livello nazionale, 35.133 in Molise. La variazione dello stock di imprese, a fine marzo 2020, è pari a -30.283 unità a livello nazionale, risultato della somma di saldi negativi in tutte le regioni italiane. E’ il dato peggiore degli ultimi 7 anni rispetto allo stesso arco temporale: il rapporto nati-mortalità delle imprese tra gennaio e marzo di quest’anno risente sicuramente del peso delle limitazioni relative all’emergenza sanitaria Covid-19 e va ad appesantire un dato di fine anno fisiologicamente legato al maggior numero di chiusure dell’anno. Un dato che evidentemente si riflette anche a livello territoriale e settoriale. Gli effetti conseguenti allo stato di eccezionalità in cui l’economia reale si sta muovendo appesantiscono il risultato di un bilancio che, anche normalmente, nei primi tre mesi dell’anno chiude sempre in rosso per effetto delle chiusure comunicate sul finire dell’anno precedente.
In Molise la base produttiva si riduce di 330 unità, con 865 cessazioni a fronte di 535 nuove iscrizioni, al netto delle cessazioni d’ufficio (queste ultime sono la cancellazione d’ufficio di imprese non più operative, che risultavano ancora figurativamente iscritte al Registro Imprese). Si osserva quindi un andamento tendente alla contrazione dei flussi sia in entrata che in uscita del tessuto imprenditoriale molisano ma con una mortalità contenuta rispetto a quella registrata nel 2018. Per quanto attiene il dettaglio provinciale i dati fanno rilevare un andamento differenziato tra le due province in termini di tasso di crescita nel trimestre: Campobasso rileva un tasso pari a -0,87%, Isernia -1,09%. A livello settoriale i saldi mostrano tutti una tendenza al negativo, in linea con l’andamento rilevato già in passato.
La maggiore riduzione in termini assoluti si ha per le attività manifatturiere e le attività di servizi (per entrambi i settori il saldo è -28) e per le costruzioni (-27). Relativamente alle forme giuridiche, il primo trimestre 2020 registra un tasso di decrescita per quasi tutte le forme giuridiche con l’eccezione, non nuova, delle società di capitale, che presenta un saldo positivo con l’iscrizione di 167 imprese in più e un tasso di crescita del +1,16% Lo stock delle imprese artigiane al 31/3/2020 è composto da 6.333 unità. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni nel primo trimestre è negativo per 116 unità, risultato di 80 nuove iscrizioni e 196 cessazioni di attività. A livello settoriale, in termini assoluti, la maggiore riduzione in termini assoluti si ha per le attività manifatturiere e le attività di servizi (per entrambi i settori il saldo è -28) e per le costruzioni (-27).
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