E’ costata caro la leggerezza commessa dalla vice sindaco di Riccia, Antonella Di Domenico, che nel giorno del 1 maggio Festa dei Lavoratori è andata a trovare un gruppo di amici in un’abitazione del comune, violando le prescrizioni del Governo legate all’emergenza coronavirus, ossia il divieto di andare a casa di persone diverse da quelle con cui si vive ed evitare gli assembramenti. L’esponente della giunta guidata da Pietro Testa è stata sorpresa in compagnia di altre persone – pare una decina fra uomini e donne – dai Carabinieri, che avevano deciso di effettuare un controllo a seguito di una segnalazione. La sorpresa dei militari è stata grande, dal momento che le principali regole da seguire, tanto sbandierate a tutti i livelli e di cui gli amministratori territoriali si sono fatti portavoce, non siano state osservate proprio da un esponente delle istituzioni che invece di redarguire gli amici e dare l’esempio ha addirittura partecipato con loro nella violazione. L’assessore comunale è stata pertanto sanzionata insieme agli altri, come ha confermato lei stessa sulla sua bacheca Facebook, ammettendo l’errore e scusandosi con la collettivà. “Tengo solo a precisare – ha aggiunto – che non stavo partecipando a nessuna festa. Bene hanno fatto i carabinieri ad effettuare i controlli e li ringrazio per il loro lavoro. Una leggerezza per la quale non cerco alibi. Pagherò la multa e chiedo scusa“. L’episodio ha scatenato le polemiche in un paese che ha conosciuto peraltro il riconoscimento della “zona rossa” per via della creazione di un piccolo focolaio di contagiati che avrebbe potuto espandersi ulteriormente e invece, grazie alle disposizioni adottate e alla correttezza dei residenti, ha fatto registrare solo una decina di casi accertati. Alcuni hanno accettato l’ammissione di colpa della vice sindaco, altri sono stati più critici. Com’è il caso del gruppo di opposizione Riccia Rinasce che ha chiesto alla Di Domenico di dimettersi “per rispetto di tanti concittadini che si sono attenuti alle regole“.
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