Giorgio Napolitano (Napoli, 29 giugno 1925) è un politico italiano, undicesimo e attuale Presidente della Repubblica Italiana, in carica dal 15 maggio 2006.
In precedenza era stato presidente della Camera dei deputati nell’XI Legislatura (subentrando nel 1992 a Oscar Luigi Scalfaro, salito al Quirinale) e ministro dell’Interno nel Governo Prodi I, nonché deputato dal 1953 al 1996, europarlamentare dal 1999 al 2004 e senatore a vita dal 2005 (nominato da Carlo Azeglio Ciampi) fino alla sua elezione alla prima carica della Repubblica.
È il primo e finora unico Capo dello Stato a essere stato membro del Partito Comunista Italiano. È il terzo presidente a essere eletto, al primo mandato, alla quarta chiamata (dopo Luigi Einaudi e Giovanni Gronchi), il sesto ex Presidente della Camera eletto Capo dello Stato (dopo Enrico De Nicola, Gronchi, Giovanni Leone, Sandro Pertini e Scalfaro), il secondo a essere eletto da senatore a vita (prima di lui Leone), il terzo proveniente dall’area di sinistra (dopo Giuseppe Saragat e Pertini) e il terzo presidente napoletano (dopo De Nicola e Leone). Il 20 aprile 2013 è stato rieletto, divenendo il primo Presidente della Repubblica ad essere chiamato ad un secondo mandato[2], oltre che il più anziano al momento dell’elezione nella storia repubblicana.
Come Capo dello Stato, Giorgio Napolitano ha nominato cinque presidenti del Consiglio dei Ministri: Romano Prodi (2006-2008), Silvio Berlusconi (2008-2011), Mario Monti (2011-2013), Enrico Letta (2013-2014) e Matteo Renzi (2014-in carica). Nel 2008, in occasione della crisi del Governo Prodi II ha conferito un mandato esplorativo all’allora Presidente del Senato Franco Marini, che non ebbe esito positivo. Con la caduta del Governo Berlusconi, nel 2011, ha conferito l’incarico di formare un nuovo governo a Mario Monti (nominato senatore a vita pochi giorni prima). Dopo le elezioni politiche del 2013, invece, l’incarico di formare il governo fu affidato prima a Pier Luigi Bersani, leader della coalizione con la maggioranza relativa alla Camera dei deputati, e poi ad Enrico Letta. A seguito delle dimissioni irrevocabili del premier Letta, conferisce l’incarico di formare un nuovo governo al segretario del PD Matteo Renzi. Napolitano ha inoltre nominato tre giudici della Corte costituzionale: Paolo Grossi (2009), Marta Cartabia (2011) e Giuliano Amato (2013) e un totale di cinque senatori a vita: lo stesso Monti (il 9 novembre 2011, durante il primo mandato), Renzo Piano, Carlo Rubbia, Elena Cattaneo e Claudio Abbado (il 30 agosto 2013, durante il suo secondo mandato).
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