Ore 14.30. Crescono ancora i casi di Covid-19 nella comunità rom di Campobasso: 12 positivi in più nella mattinata di oggi (a fronte di decine di tamponi processati), 72 complessivi dal primo caso registrato giovedì scorso. Due dei contagiati sono in terapia sub intensiva al Cardarelli. Al momento nel reparto di Malattie Infettive si contano 11 pazienti. Cresce la preoccupazione in città per l’escalation di casi che ha costretto il sindaco a ordinare il rafforzamento dei controllo. Mentre si sta terminando la somministrazione dei tamponi a tutti i contatti individuati nella ricostruzione della mappa epidemiologica, al fine di isolare il contagio, tanti residenti temono una brusca impennata che potrebbe incidere sulle prossime restrizioni in un momento di ripartenza già difficile della vita sociale ed economica locale. Nel tardo pomeriggio la questione sarà al centro dell’Unità di Crisi. Intanto si registrano quattro guariti in più in regione: due a Termoli, uno a Petacciato e uno a Larino.
Il sindaco sollecita convocazione del Comitato per la sicurezza pubblica.
Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, questa mattina ha inviato un sollecito alla Prefettura per la convocazione urgente del Comitato Provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica, dopo la prima richiesta già inviata in data 9 maggio. “Dopo l’ordinanza sindacale che ho emesso sabato, relativa all’intensificazione delle attività di controllo in quelle zone cittadine dove risultano residenti o domiciliate le persone del nuovo cluster riscontrato in città e riferito ad una comunità di persone ben determinata, oggi ho sollecitato la Prefettura per la convocazione del Comitato Provinciale – ha dichiarato Gravina. – L’emergenza sanitaria impone un rafforzamento considerevole dei controlli per garantire il rispetto dell’isolamento domiciliare e la riunione del Comitato dovrebbe avere come fine proprio quello di concordare l’adozione congiunta di ogni misura utile in tal senso. Tra l’altro – ha precisato il sindaco – al di là dell’identificazione delle zone nelle quali l’attività di controllo da nostra ordinanza va intensificata, c’è da dire che i toponimi civici da controllare sono ad oggi nell’ordine di una quindicina. Abbiamo anche fatto presente in Prefettura che il diffondersi di notizie riguardanti la provenienza etnica delle persone interessate dalla fase emergenziale in atto accresce le ragioni per cui va garantito il richiesto rafforzamento di unità di controllo. Inoltre – ha aggiunto il sindaco – abbiamo colto l’occasione per ribadire come la nostra Amministrazione, sin dal 9 aprile, abbia fatto sapere ufficialmente agli organi preposti di avere la possibilità, all’occorrenza, di mettere a disposizione un numero limitato di alloggi nei quali poter ospitare eventuali persone appartenenti ai nuclei familiari interessati dalle analisi epidemiologiche.” Sempre in mattina, il sindaco Gravina ha anche interloquito con il Presidente della Regione, Donato Toma, al quale ha fatto pervenire una richiesta che il Presidente si riserverà di prendere in considerazione, per poter essere invitato a partecipare all’Unità di Crisi che si terrà oggi.