Ore 11.30. C’è anche un molisano nel maxi blitz della Guardia di Finanza di Palermo che nelle scorse ore ha arrestato 91 persone tra boss, gregari, estortori e prestanomi di due storici clan palermitani, gli Acquasanta e gli Arenella. Si tratta di Daniele Santoianni, 39enne originario di San Martino in Pensilis ed ex concorrente della decima edizione del reality show “Grande Fratello” (tenutasi fra il 2009 e il 2010), che ora si trova ai domiciliari. Per lui l’accusa è di essere un prestanome del clan. Secondo gli inquirenti le persone coinvolte volevano sfruttare l’emergenza Covid per mettere le mani su aziende in crisi. Santoianni era stato nominato rappresentante legale della mok Caffè srl, ditta che commerciava in caffè ma di fatto nella disponibilità della cosca. “In questo modo – scrive il gip – alimentava la cassa della famiglia dell’Acquasanta e agevolava l’attiviità dell’associazione mafiosa”.
Ex broker e consulente per alcune società, Santoianni ai temi delle sue apparizioni televisi era definito lo Scamarcio molisano per la sua bellezza e l’incredibile somiglianza con il noto attore pugliese Riccardo Scamarcio. L’operazione ha riguardato diverse regioni, dalla Sicilia fino al Veneto. Le accuse contestate a vario titolo sono di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, ricettazione, riciclaggio, traffico di droga, frode sportiva e truffa. L’inchiesta ha svelato gli interessi dei clan negli appalti e nelle commesse sui lavori eseguiti ai Cantieri navali di Palermo, nelle attività del mercato ortofrutticolo, nella gestione delle scommesse online e delle slot-machine, oltre che nel traffico di droga e nelle corse dei cavalli. Numerose le attività commerciali sottoposte al racket del pizzo. Sequestrati beni per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro. (seguono aggiornamenti)
(foto tgcom24.it)