“In queste ultime ore in cui si registra un nuovo picco di contagi in città vogliamo esprimere il nostro pieno sostegno e la nostra vicinanza al sindaco”. Ad affermarlo è il capogruppo del Movimento 5 Stelle di Campobasso, Antonio Vinciguerra, a nome dell’intera maggioranza. “Gravina, sin dalle prime ore di questa emergenza sanitaria, ha gestito la crisi con grande competenza, impegno e professionalità supplendo, spesso, alle mancanze e imprecisioni di altri organi. Continueremo a lavorare al fianco del nostro sindaco, senza far rumore e preoccupandoci solo del bene di Campobasso e dei suoi cittadini. Continueremo a farlo anche di fronte alle accuse delle opposizioni che, con polemiche e notizie false, non fanno altro che diffondere un clima di sfiducia e paura tra i cittadini. Per la loro opera di denigrazione hanno addirittura chiesto aiuto a esponenti politici nazionali che, dopo mesi di silenzio, si occupano della piccola Campobasso senza spendere neanche una parola sull’operato dei governatori delle regioni dove i decessi da Covid-19 sono stati migliaia. A quasi un anno dalle elezioni e nel pieno della più grande crisi sanitaria affrontata dal nostro paese nell’ultimo secolo, rinnoviamo l’appoggio e la fiducia alla giunta e al miglior sindaco che Campobasso possa avere”.
I consiglieri regionali del M5s: “Toma e centrodestra speculano sull’emergenza”
“Il nuovo focolaio di Campobasso, che sta attirando l’attenzione di tutta Italia, dovrebbe far riflettere sulla necessità di una maggiore collaborazione tra le Istituzioni. Invece di discutere, tutti insieme, sulle misure da adottare per continuare nella lotta al Coronavirus, ci troviamo ancora una volta nel bel mezzo di una bagarre politica. Neanche fossimo in campagna elettorale – commentano i portavoce regionali del M5S, – appare evidente come il centrodestra molisano riesca a raggiungere una vera unità d’intenti solo quando i suoi esponenti, lasciando un attimo da parte la battaglia per le poltrone, ingaggiano una guerra contro il ‘nemico comune’. C’è una strategia comunicativa che emerge chiaramente da parte di quell’area politica e che abbraccia l’intero arco costituzionale. È così che intorno al ‘focolaio rom’ e al sindaco che l’avrebbe ‘favorito’ si sono fiondati vecchi e nuovi ‘avvoltoi politici’, pronti ad incassare consensi giocando sulle paure e sull’esasperazione dei cittadini. Vediamo allora tuonare contro Gravina il vecchio leader Silvio Berlusconi, dall’alto della sua ‘levatura morale’ e dall’umile scenario della Costa Azzurra, ma anche un insolitamente attendista Presidente Toma. Ha infatti atteso qualche giorno prima di scagliarsi contro l’Amministrazione del capoluogo. Il tempo sufficiente a far salire la tensione, il tempo necessario ad alimentare il clima di paura ed incertezza nell’opinione pubblica. Allora, invece di prendere in mano la situazione e dialogare col sindaco Gravina sul da farsi per limitare i contagi, ha fatto l’unica cosa che gli riesce bene: puntare il dito sul presunto ‘incapace’. Mentre in altre situazioni, in comuni amministrati da giunte amiche, il Presidente si è precipitato nel prendere provvedimenti (ricordiamo le zone rosse di Montenero e Pozzilli), ora Toma tiene a sottolineare la sola necessità di procedere alla ‘riapertura’, magari pronto ad inveire sul facile capro espiatorio qualora non vi riuscisse. Proprio lui che ha gestito l’emergenza circondandosi di un tavolo dell’unità di crisi più politico che tecnico, proprio lui che ha una visione così bassa della politica da azzerare la sua giunta in piena emergenza, ora è pronto a strumentalizzare il comportamento del sindaco Gravina. È bene dunque fare chiarezza sui fatti, rispedendo al mittente le ricostruzioni strumentali. Alla notizia della scomparsa di un cittadino molto influente nella comunità rom, – spiegano dal MoVimento 5 Stelle – come di consueto, è seguita una missiva della Questura, per informare tutte le forze dell’ordine e l’Amministrazione cittadina sul pericolo concreto di un corteo funebre. La stessa Questura disponeva un piano per il controllo del territorio, di sua competenza, e affidava alla Polizia Locale il controllo dell’area del cimitero comunale, mentre alle altre forze dell’ordine affidava i controlli del caso nei pressi dell’abitazione del defunto. Luogo in cui è avvenuto l’assembramento, immortalato nel video che ha fatto gridare allo scandalo. Lo stesso Gravina, che si è preoccupato più della salute dei suoi concittadini che di difendersi da accuse insensate, ha chiesto di partecipare ai tavoli regionali dell’unità di crisi, presieduta da Toma, per dare un fattivo contributo alla limitazione dei contagi nel capoluogo. Richiesta inascoltata. Il sindaco ha anche chiesto al Prefetto di convocare urgentemente il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ma la convocazione è arrivata dopo due giorni. A quel tavolo, Gravina ha chiesto maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. La risposta è stata la ‘vigilanza dinamica’ e i 12 agenti in più sul territorio: una misura a nostro avviso non sufficiente. Ci saremmo aspettati un maggiore senso di responsabilità da parte di alcune forze politiche, che sembrano gioire del nuovo focolaio, solo perché si riscontra in un Comune amministrato dal MoVimento 5 Stelle. Toma, invece, ha sempre inseguito il virus, invece di anticiparlo con piani d’azione concreti, come nel caso delle case di riposo e delle Rsa. E anche in questo caso, solo diversi giorni dopo lo scoppio del focolaio, ci assicura di aver contattato alcuni referenti della comunità rom. Va comunque sottolineato, al di là delle responsabilità, che pure stanno venendo al pettine, come sia fondamentale rassicurare i cittadini, le nostre prime sentinelle nella lotta al virus: è indubbio che, quando la popolazione osserva comportamenti virtuosi, i contagi si possono tenere sotto controllo; è altrettanto vero che condotte rischiose, come quelle tenute da alcuni abitanti di Campobasso e non solo, vanno in direzione opposta e ricadono sull’intera comunità. Alla politica il compito di trasmettere questi messaggi, ma anche sicurezza e comunione d’intenti. In questa fase, troviamo quantomai deplorevole comportarsi come ‘avvoltoi’, con meri e beceri fini propagandistici, ma auspichiamo che si risolvano le tante criticità ancora in piedi. Perché la strategia del centrodestra è fare rumore, cercare una vittima sacrificale, per distrarre dai veri problemi emersi in seguito allo scoppio della pandemia: la rete sanitaria e assistenziale era ed è al collasso, e la situazione è aggravata dalla mancanza di strutture dedicate alle emergenze. Cosa sta facendo il governo regionale sulla questione dell’ospedale Covid dedicato? Non è dato saperlo. A questo punto – concludono i 5Stelle – ci pare evidente come le faccende di Campobasso caschino a fagiolo per sviare l’attenzione da quei problemi irrisolti e si prestino, è ormai chiaro, come ‘armi di distrazione di massa’. Siamo però fiduciosi che i cittadini di Campobasso, così come gli altri molisani, riusciranno a farcela, nonostante la politica, nonostante i tentativi di strumentalizzare le loro paure. Il grande senso civico di gran parte dei nostri corregionali è l’unica nota positiva registrata dall’inizio dell’emergenza”.
La giunta di Palazzo San Giorgio: “Gravina ha agito con responsabilità. Ecco cosa è stato fatto”.
La Giunta Comunale ha voluto fare il punto, con una propria dichiarazione, su quanto l’Amministrazione ha portato avanti in questi giorni per affrontare il nuovo cluster accertato in città. “In merito all’emergenza Covid19 che coinvolge la comunità Rom di Campobasso, il sindaco della città, Roberto Gravina, ha agito con totale senso di responsabilità e nel pieno rispetto del ruolo e dei doveri che gli competono. Per questa ragione troviamo inaccettabile come il centrodestra stia strumentalizzando questa crisi, ad ogni livello istituzionale, a spese del Sindaco e della città di Campobasso. Sin dal primo giorno della scoperta del nuovo cluster in città il Sindaco non ha puntato il dito contro nessuno ma si è immediatamente preoccupato di proporre soluzioni efficaci per mettere in sicurezza la salute dei nostri concittadini, chiedendo la massima collaborazione a tutti i livelli istituzionali. A tal fine ha fatto richiesta al Presidente della Regione Donato Toma di essere coinvolto nella riunione dell’Unità di Crisi, ma nessuna risposta in merito gli è mai giunta. Ha chiesto inoltre al Prefetto la convocazione urgente del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dove ha fatto una richiesta molto precisa: controlli costanti da parte delle Forze dell’Ordine davanti a tutti i domicili delle persone attualmente positive o comunque obbligate alla quarantena. Tuttavia per ora è stata concessa soltanto la “vigilanza dinamica” con più agenti sul territorio cittadino, soluzione che riteniamo insufficiente così come espresso anche dai cittadini, che in queste ore chiedono controlli più rigidi. Subito dopo aver appreso dell’esistenza del nuovo cluster presso la comunità Rom, l’Amministrazione si è immediatamente attivata con una serie di provvedimenti:
– invio alla comunità Rom di un video in lingua romanì per fornire loro tutte le istruzioni di comportamento per affrontare correttamente la quarantena;
– invio all’ASREM dei nominativi di tutta la comunità Rom residente in città richiedendo i tamponi di verifica;
– richiesta a IACP e amministratori di condominio dell’elenco degli abitanti di ogni plesso interessato da casi positivi al fine di richiedere all’ASREM, anche per quest’ultimi, il tampone di controllo;
– richiesta allo IACP e amministratori di condominio della sanificazione degli ambienti presso i condomini interessati da casi positivi;
– attivazione tramite i servizi sociali del Comune sia il servizio di consegna a domicilio della spesa alimentare e di medicinali che il ritiro dei rifiuti (così come per tutte le persone in stato di quarantena dall’inizio dell’emergenza);
– predisposizione di un servizio di trasferimento per raggiungere l’ospedale per l’effettuazione dei tamponi;
– presa in carico degli animali.
Così, mentre il Sindaco lavora, ormai da giorni, per fronteggiare al meglio un focolaio che va assolutamente contenuto, chiedendo la collaborazione di tutte le istituzioni chiamate ad intervenire, c’è chi coglie al volo l’occasione per attaccarlo ingiustamente e strumentalizzare quanto sta accadendo per infangare il MoVimento 5 Stelle e il Governo. Un atteggiamento irresponsabile e deplorevole che fa male soprattutto all’immagine della Città di Campobasso, del Molise, ma che ancora di più crea panico e tensione tra i cittadini campobassani e molisani già troppo provati da questa situazione. Ci saremmo aspettati la piena collaborazione delle istituzioni e del Presidente della Regione, Donato Toma, che invece sembra gioire della difficile situazione, così come la sua maggioranza e alcuni esponenti nazionali di centrodestra: gli attacchi di queste ore nei confronti del Sindaco di Campobasso sono sinonimo di squallidi giochi politici, irresponsabili e sprezzanti dei doveri pubblici e istituzionali. Cogliamo l’occasione per ribadire il nostro pieno sostegno al Sindaco Roberto Gravina, che sta dimostrando competenza, serietà e rispetto delle istituzioni e del bene dei cittadini.”