Niente pugno duro da parte del Comune di Campobasso, né ulteriori limitazioni agli esercenti dopo l’ordinanza emessa già la scorsa settimana che impone la chiusura dei locali di somministrazione di alimenti e bevande entro le ore 24. L’amministrazione di Palazzo San Giorgio, per trovare il giusto compromesso con le norme anti Covid ed evitare di penalizzare i titolari delle attività, già provati dal lockdown e dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, ha deciso di far partire una campagna di sensibilizzazione che intende invitare gli avventori ad avere comportamenti responsabili e rigorosi in merito al distanziamento sociale e alle misure di sicurezza e igiene personale. La campagna, promossa dagli Assessorati delle Politiche Sociali e delle Attività Produttive e che sarà presentata domattina alle ore 10 davanti al Municipio, verrà condotta principalmente nei luoghi e nelle strade frequentate dai giovani nel fine settimana. Saranno coinvolti nello scopo diversi volontari. Le critiche sui social reletive agli assembramenti dello scorso weekend hanno imposto una riflessione ma d’altronde la prima settimana sarebbe stata una test su numerosi fronti, compreso quello della movida. Permettere la riapertura di un locale che tradizionalmente richiama alla socialità e alla interazione, a maggior ragione in un periodo dell’anno a ridosso della stagione calda e col desiderio di stare all’aperto, comporta in maniera quasi naturale la formazione di gruppi di persone davanti agli ingressi. Se il problema è il rispetto del metro di distanza e la mascherina (almeno quando non si sta consumando un pasto o una bevanda), allora bisogna affidarsi al buon senso dei singoli, supportato dai controlli delle forze dell’ordine, mentre gli esercenti dovrebbero essere vigili solo nel proprio spazio di competenza, come funziona anche per le altre attività commerciali. Chiaro che i sindaci, avendo doppia responsabilità, ossia la salute collettiva da una parte e la tutela del tessuto economico dall’altro, pensano a misure ad hoc per raggiungere lo scopo. A Termoli il sindaco Roberti ha imposto un limite di orario sulla somministrazione di alcolici. A Campobasso ci si affida alla lucidità della coscienza. Almeno per ora.
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