L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e alle misure ideate per combattere il contagio dal virus hanno bloccato in ogni parte del mondo una serie di manifestazioni pubbliche, lasciando, ovunque, un senso di vuoto seppur solo provvisorio. “Anche alla nostra comunità cittadina è toccato dover fare a meno delle proprie manifestazioni popolari. Dopo la processione del Venerdì santo e l’Infiorata del 31 maggio, anche la nostra tradizione cittadina di sicuro più conosciuta e sentita, ovvero il Corpus Domini e la sfilata degli ingegni del Di Zinno ad essa collegata, è stata rinviata per motivi di sicurezza – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina. – Ancora è troppo forte il pericolo di uno sviluppo del contagio e una festa come quella del Corpus Domini che per Campobasso ha sempre voluto dire l’apertura incondizionata della nostra comunità agli altri, a chi veniva da fuori come turista o come commerciante, non può pensare di sottrarsi a quella forma di inclusione collettiva che la caratterizza in ogni suo aspetto religioso, spirituale e sociale, per cui tutto verrà posticipato ad una data più propizia, magari, si spera, in autunno.” L’Amministrazione Comunale per lanciare un segnale importante anche in virtù di una nuova spinta da dare alla promozione culturale del nostro territorio, ha fatto installare nel Museo dei Misteri due postazioni di realtà virtuale, con due visori VR, che permettono a chi li indossa di fare un vero e proprio tour a 360° direttamente dal Mistero di S’Antonio Abate durante la tradizionale sfilata. “Abbiamo voluto regalare al Museo dei Misteri e a tutti coloro che verranno a visitarlo, un punto di vista unico che tramite la realtà virtuale permette di immergersi completamente e vivere la manifestazione come se si stesse al fianco di uno dei bambini sugli ingegni del Di Zinno”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Paola Felice. Il tour che i visitatori potranno fare con i visori posizionati proprio da questa settimana al Museo dei Misteri, riprende le immagini della processione dei Misteri di giugno 2019 con una camera posta direttamente, come detto, sull’ingegno di Sant’Antonio Abate. “Questo progetto non esclude, in un prossimo futuro, la possibilità di integrare i contenuti digitali con tour a 360° da punti di vista differenti, in modo tale che il racconto virtuale dei Misteri coinvolga ognuno dei 13 ingegni – ha aggiungo Felice. – Una forma di promozione della città innovativa e che permette di vivere emozioni e sensazioni che fino ad oggi hanno potuto vivere solo i protagonisti, gli angeli, i diavoli, le madonne e i santi mentre sfilano sospesi nel vuoto per le vie della nostra città.”
Misteri, la sfilata vista dall’Ingegno di Sant’Antonio Abate. Il Comune dona due visori al Museo di via Trento
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