L’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha messo a nudo i problemi della rete ospedaliera regionale e la lenta ripresa riporta l’attenzione sulle strutture periferiche. I comitati civici questa mattina sono tornati a protestare dando vita ad un sit-in davanti a Palazzo d’Aimmo mentre era in corso la seduta del Consiglio regionale. Diverse le componenti della manifestazione, a partire dai cittadini dell’Alto Molise che hanno chiesto a gran voce il riconoscimento del Caracciolo quale ospedale di area disagiata. Una decina di sindaci sono stati ricevuti da alcuni consiglieri che hanno prodotto in aula un documento, poi approvato all’unanimità, che sostiene l’istanza del comitato. Fra i manifestanti anche i sostenitori del reparto di Senologia del Veneziale di Isernia, ridimensionato nei mesi scorsi, e il comitato giovani disabili della città pentra che chiedono la suddivisione del Fondo per la non autosufficienza fra anziani con patologie gravi e i giovani diversamente abili, al fine di evitare che in graduatoria i secondi vengano costantemente scavalcati dai primi.
Alla protesta hanno presto parte cittadini di tutte le età, dagli anziani ai giovanissimi, e alcuni di questi ultimi, megafono in mano, hanno espresso i loro timori per la sanità del futuro. “Basta con questa storia che i piccoli territori debbano essere penalizzati – ha affermato il vice sindaco di Montefalcone del Sannio, Gigino D’Angelo. – Dobbiamo far valere il nostro diritto alla salute e per evitare che le aree interne si svuotino dobbiamo ripartire proprio dalla sanità”. Dure le parole di sindacalisti ed ex amministratori contro la politica per aver smantellato la sanità negli anni e di aver favorito le strutture private a danno di quelle pubbliche. La manifestazione ha creato disagi al traffico, soprattutto nel tratto fra via IV Novembre e via Ciccaglione.
Toma: “Salute non ha colori politici, prova di maturità del Consiglio”.
«Registro con piacere la piena convergenza delle forze politiche presenti in Consiglio regionale riguardo alla mozione sul potenziamento dei servizi sanitari in Molise. Un elenco possibilista di richieste che avevo già annotato da tempo e sul quale avevo iniziato a lavorare sui tavoli interministeriali del Mef e del Ministero della salute, ma anche in sede di Conferenza delle Regioni. La salute non ha colore, né partiti politici e chi la strumentalizza non fa il bene dei molisani. Oggi il Consiglio ha dato prova di grande maturità e responsabilità e, da parte mia, assicuro la più ampia disponibilità a rendermi fedele esecutore della sua volontà. Ringrazio anche l’Assise consiliare per aver accettato di inserire, con procedura d’urgenza ai fini dell’immediata discussione, la proposta di legge della Giunta regionale finalizzata alla deroga per l’anno 2020 di quanto previsto dall’art. 16 bis della Legge regionale sul commercio. Ciò al fine di consentire ai commercianti di effettuare le vendite promozionali sia nel periodo antecedente che in quello successivo ai saldi estivi». Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, a margine dei lavori consiliari di questa mattina.