Le conseguenze del lungo lockdown sull’intero sistema culturale richiedono un ripensamento riguardante i luoghi della cultura oggi costretti a limitare il rapporto con i propri pubblici, ponendosi nella condizione di ridefinire le modalità di contatto e comunicazione. In base a questo, come ha avuto modo di dire l’assessore alla Cultura del Comune di Campobasso Paola Felice, nel corso dell’ultimo consiglio Comunale, “l’Amministrazione cittadina, ancor più in un momento simile, intende promuovere un miglioramento della fruizione dei beni culturali, questo in un’ottica di valorizzazione e di gestione integrata del territorio. Attraverso il contatto diretto già ripreso con le Istituzioni presenti sul territorio e con le imprese/associazioni culturali che vi operano, si proseguirà ciò che era stato messo in campo già prima del periodo emergenziale legato al Covid-19, per realizzare un percorso che consenta inedite possibilità di crescita per i luoghi della cultura e nuove forme di fruizione, facilitando le opportunità di contatto.” E proprio su questo punto l’Amministrazione comunale si sta muovendo anche grazie ad un costante rapporto stabilito con il Ministero dei Beni Culturali a Roma. “Infatti, è proprio di questa mattina, mercoledì 24 giugno, la notizia data personalmente dal segretario generale del Mibac, dottor Salvatore Nastasi, al nostro sindaco, Roberto Gravina, che nei giorni scorsi aveva contattato, per le vie brevi, il ministro Franceschini al fine di ottenere maggiori informazioni utili sulla situazione attuale della biblioteca Albino – ha fatto sapere oggi l’assessore Felice. – Il segretario Nastasi ci ha fatto sapere che si sta procedendo ad un passaggio tecnico per ricollocare la biblioteca Albino dalla Direzione Generale del Polo Museale alla Direzione Generale Biblioteche, riposizionando, dal punto di vista gestionale, la biblioteca Albino nel suo alveo naturale decisamente più pertinente, al contrario di quanto venne deciso in passato, all’epoca del passaggio al Ministero. Questa ricollocazione – ha aggiunto l’assessore Felice – permetterà un più naturale ed agevole disbrigo di una serie di pratiche per riprendere celermente le attività di verifica sismica della struttura dell’Albino, interrotte a causa del Covid-19, e procedere così al successivo affidamento dei lavori, le cui procedure di gara, ci è stato detto, sono tutte espletate. L’attenzione dell’amministrazione comunale sulla biblioteca Albino resta alta così come resterà massima l’attenzione per una profonda opera di riflessione sulle politiche culturali, attraverso la convocazione di una piattaforma di incontro e confronto sul sistema culturale cittadino nella quale coinvolgere produttivamente tutti gli operatori del settore e le istituzioni competenti.”
Biblioteca “Albino” chiusa da 4 anni, Covid e burocrazia frenano i lavori di messa in sicurezza
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