È stato presentato oggi in Consiglio Comunale, a Campobasso, il Rendiconto 2019, un documento che rappresenta il momento conclusivo del processo d programmazione e di controllo previsto dal legislatore nell’ordinamento contabile. La Giunta Comunale ha rendicontato e certificato le spese e le entrate effettivamente sostenute per la gestione dell’ente di fronte al consiglio Comunale, che ha approvato l’atto con 22 voti a favore e 5 astensioni. “Si tratta di una sintesi di fine periodo che serve a rendere conto alla comunità del corretto utilizzo delle risorse a disposizione del Comune – ha dichiarato l’assessore al Bilancio, Giuseppina Panichella, leggendo in aula la sua relazione. – Se da un lato è certamente comprensibile che la fase della rendicontazione è una fase tecnica, fatta di cifre e numeri, è però, altresì vero, che essa rappresenta un documento dal contenuto fortemente politico, che permette al Consiglio Comunale di esercitare la sua legittima attività di indirizzo e controllo. Non è un semplice strumento contabile – ha spiegato l’assessore. – Va visto in modo molto più ampio in quanto in esso si rappresentano i fatti gestionali conseguenti a scelte e situazioni.” Un rendiconto particolare quello dell’anno 2019, che si è sviluppato a cavallo tra due amministrazioni. “L’organo di revisione, nella sua corposa relazione, ha espresso parere favorevole all’approvazione del rendiconto, attestando la rispondenza del conto di bilancio d’esercizio 2019 alle risultanze della gestione e certificando, inoltre, la conformità dei dati di bilancio con quelli delle scritture contabili del Comune – ha dettagliatamente illustrato l’assessore Panichella. – Il saldo di cassa al 31/12/2019 risulta essere di euro 12.453.834,95. Anche quest’anno il Comune non ha utilizzato la possibilità di accedere all’anticipazione di cassa da parte del tesoriere, evitando così l’aggravio di interessi.” L’equilibrio di bilancio presenta un saldo pari ad Euro 3.096.887,05, mentre l’equilibrio complessivo presenta un saldo pari ad Euro 7.887.580,10. Il risultato di amministrazione dell’esercizio 2019, presenta un avanzo di Euro 33.407.141,83. Nel 2019 non si è fatto ricorso ad alcuna anticipazione di liquidità dalla cassa depositi e prestiti. “Permangono elementi di criticità relativi alla riscossione dei tributi – ha aggiunto in conclusione l’assessore, – un elemento che l’Amministrazione non intende sottovalutare. La stessa relazione dell’organo di revisione ha evidenziato tale difficoltà, soprattutto in merito al recupero dei tributi degli anni precedenti e nonostante il grande lavoro fatto dall’ufficio tributi. Il pagamento puntuale dei tributi non può essere considerato un capriccio degli amministratori di turno, ma una condizione essenziale per poter garantire qualità della vita all’interno delle comunità stesse, giustamente desiderose di veder riconosciuti servizi essenziali: scuola, servizi sociali, efficienza sul servizio rifiuti, sulla manutenzione stradale, ect. Diritti che tutti abbiamo il dovere di preservare per le future generazioni. Su questo, mettendo da parte le divergenze politiche, dovremmo essere uniti e convintamente impegnati.”
“Il rendiconto è per metà figlio di questa Amministrazione e, come è nello schema naturale delle cose, ci ritroviamo ovviamente anche a far fronte a questioni che sono figlie del passato – ha dichiarato il sindaco Gravina. – Per il 2019, è vero che i debiti fuori bilancio sono quasi tutti frutto di sentenze passate in giudicato, ma ce ne sono di riferite al 2017 e 2018 che avrebbero dovuto trovare capienza, magari, prima di quest’anno; ciò non è poca cosa, vista la mole dei debiti fuori bilancio. Inoltre – ha aggiunto Gravina – chi conosce o mastica di bilanci sa che i residui attivi sono spesso utilizzati per tenere in equilibrio il bilancio e dare una certa consistenza ai numeri. Importante appare, quindi, quanto deciso da questa Amministrazione sulla questione Esattorie allor quando non siamo stati ammessi al concordato. In quel momento, abbiamo ritenuto di stralciare questa posizione che di fatto vincolava nel passato una grande quantità di risorse, proprio come residui attivi. La scelta da noi fatta restituisce però più fedeltà al bilancio del Comune di Campobasso, perché quei 9 milioni e più, purtroppo, non sono più restituibili al Comune.”
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