Su richiesta del Comune di Termoli si è tenuta nel pomeriggio di ieri in sala consiliare una riunione programmatica tra Regione e comuni costieri per fare il punto della situazione sulla Ciclovia Adriatica. Una infrastruttura molto attesa che collegherà il Molise con le altre regioni costiere e che prevede 1300 chilometri di estensione per un percorso che parte da Trieste in Friuli Venezia Giulia e arriva a Santa Maria di Leuca in Puglia. Un progetto ambizioso che attraverserà sette regioni tra le quali proprio il Molise che sembra essere in fase avanzata a livello progettuale. Al vaglio dei presenti l’utilizzo dei fondi già messi a disposizione da Regione e Stato e quelli in previsione per il 2021 che saranno concessi dal Ministero dei Trasporti. Erano presenti il vice sindaco di Termoli Vincenzo Ferrazzano, l’assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Niro, i sindaci di Petacciato e Campomarino Roberto Di Pardo e Pierdonato Silvestri e gli assessori del comune di Montenero di Bisaccia Domenico Porfido e Simona Contucci.
L’ambizione dichiarata è di poter collegare, a livello ciclabile, i quaranta chilometri di costa molisana consentendo ai fruitori di poter compiere un percorso in tutta sicurezza. I presenti hanno fatto il punto sull’aggiornamento del progetto cercando di capire come mettere a sistema i finanziamenti già a disposizione con quelli futuri.
Il Molise grazie a un unico lotto progettuale riuscirà ad usufruire degli stessi fondi che saranno messi a disposizione delle altre regioni interessate. Per il 2019 sono stati messi a disposizione poco più di un milione e ottocentomila euro che si sommano ai cinque milioni di euro già stanziati dalla regione Molise. Per l’anno corrente il Ministero dovrebbe poi aggiungere altri due milioni di euro per regione. Si cercherà di impegnare tutti i fondi per ricongiungere l’Abruzzo con in Molise in modo che chi utilizzerà la futura Ciclovia Adriatica non sia costretto a compiere percorsi alternativi per attraversare la costa molisana.
Per ultimare il percorso bisognerà anche eseguire altri interventi sui corsi d’acqua ma quest’ultima circostanza deve essere ancora affrontata. La speranza è di poter completare l’opera in un massimo di cinque anni consentendo al Molise di compiere un ulteriore passo in avanti a livello turistico e di mobilità sostenibile.