A prima impatto sembra quasi la scena di un thriller, con un paio di gambe che mostrano la presenza di un cadavere all’interno del cassonetto dei rifiuti. Ma superata la prima, eventuale, illusione ottica, condizionata anche dalle tante scene che ci hanno lasciato nell’archivio della memoria l’industria del cinema e la televisione, chi si è trovato a passare nelle scorse ore in via Larino, a Campobasso, ha tirato subito un sospiro di sollievo, trasformando ben presto l’iniziale effetto sorpresa in una gradevole risata. Già, perché probabilmente qualche commerciante dotato di un forte spirito di ironia – o un suo dipendente – nel disfarsi di qualche manichino in disuso avrà pensato di lasciare un ricordino per i residenti della zona e per gli operatori Sea. Le gambe del manichino, infatti, sono state staccate dal busto e abilmente posizionate e incastrate nei due buchi del cassonetto blu predisposti per il passaggio dei rifiuti in plastica. Potrebbe essersi trattato anche di una provocazione per aver forse trovato il coperchio chiuso, ma preferiamo piuttosto credere alla creatività del suo ex proprietario che per qualche ora ha inteso regalare un sorriso ai passanti.
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