«Il 19 luglio 1992 morivano in un attentato in Via D’Amelio a Palermo, per mano della mafia, Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta. Il 23 maggio dello stesso anno identica sorte era toccata a Giovanni Falcone. I due magistrati sono diventati i simboli della lotta dello Stato contro tutte le mafie. Ecco perché è importante ricordarli non solo per il loro sacrificio, ma per l’insegnamento e l’eredità che ci hanno lasciato: avere fiducia nello Stato, improntare i nostri comportamenti al più rigoroso rispetto delle leggi, lavorare uniti in difesa della legalità. Il Molise è un territorio fondamentalmente sano, non interessato dal radicamento di organizzazioni malavitose locali di stampo mafioso, ma dobbiamo essere sempre vigili e non abbassare mai la guardia rispetto alle “proiezioni di cosche di ‘ndrangheta, di clan di camorra e di sodalizi di origine pugliese” che gli investigatori segnalano. Per questo è necessario lavorare all’unisono, fare opera d’informazione e sensibilizzazione tra la società civile a partire dalla scuola, mettere in campo strategie comuni che coinvolgano cittadini, istituzioni, associazioni, forze dell’ordine e magistratura. Le mafie non sono invincibili, basta volerle e saperle combattere con metodi appropriati ed efficaci: è questa la lezione che ci viene da Falcone e Borsellino». Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, in occasione del 28° anniversario della strage di Via D’Amelio.
L’associazione Talenti e Artisti Molisani realizza un video in ricordo del magistrato.
“Una data che non è possibile dimenticare – afferma Michele Falcione, presidente dell’associazione Talenti e Artisti Molisani, – una ferita ancora aperta, un colpo alla democrazia e allo Stato Italiano, quella che il 19 Luglio 1992, ha rappresentato per tutti i cittadini italiani, che lottano quotidianamente contro la mafia ed ogni forma di illegalità con la Magistratura e le Forze dell’ordine, nel ricordo dell’attentato di Via D’Amelio, a Palermo, dove perse la vita il Giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, dopo che la Nazione aveva subito un primo duro colpo alla legalità con l’uccisione di Giovanni Falcone, altra icona della Giustizia. A distanza di tanti anni, il 19 Luglio è una data che rievoca momenti terribili e di smarrimento di ogni cittadino proprio perché la figura di Paolo Borsellino ha rappresentato, ma oserei dire ancora oggi rappresenta, un segno inconfondibile della legalità e della giustizia, che si contrappone all’organizzazione mafiosa, presente non solo in quella Sicilia teatro di attentati e barbare uccisioni, ma in tutto il territorio. Ogni anno l’Associazione Talenti e artisti Molisani intende omaggiare il Magistrato, con un ricordo che possa stimolare le nuove generazioni nell’intraprendere, sin dalla giovane età, quell’azione di contrasto all’illegalità e alle forme di violenza, non solo materiale, ma anche molte volte psicologica che gli appartenenti alle organizzazioni mafiose applicano senza scrupolo, alle persone oneste. L’attentato di Via D’Amelio, a Palermo, ha rappresentato una sonora sconfitta delle Stato e l’uccisione, non solo di Paolo Borsellino, ma anche degli Agenti della sua scorta, nell’adempimento del proprio dovere; voglio ricordare la figura dell’agente Emanuela Loi che é stata la prima Agente della Polizia di Stato a perdere la vita durante un servizio di scorta; la sua giovanissima età ha rappresentato un ulteriore motivo di grande indignazione da parte di tutti i cittadini italiani e uno strazio per la famiglia, che ha perso una giovane congiunta, durante l’espletamento del proprio dovere. Anche quest’anno l’Associazione Talenti e Artisti Molisani, ha voluto ricordare la figura del Giudice Borsellino realizzando un video, che verrà trasmesso dalle tv locali e messo in rete sui social, dove viene ricordato il sacrificio di coloro che hanno sfidato la mafia, pagando il caro prezzo della vita. Mi preme ringraziare coloro che hanno collaborato per la realizzazione del video: Vittorio del Cioppo che ha dato voce a Paolo Borsellino; Francesca Zivolo che ha dato voce alla figlia di Borsellino, Fiammetta; Vincenzo Musacchio Presidente dell’Osservatorio Antimafia del Molise e Giovanni Alfano Segretario Generale del Sindacato di Polizia COISP, che con le loro testimonianze, hanno arricchito con le loro considerazioni precise e di qualità quanto realizzato. L’augurio é quello di poter tornare ad organizzare eventi e manifestazioni tangibili, purtroppo sospese a causa dell’emergenza Covi 19, per proseguire quell’azione di comunicazione soprattutto verso i giovani contrastare e debellare la mafia, messaggio questo che Paolo Borsellino ha sempre trasmesso durante il lungo lavoro svolto nella Procura siciliana con l’amico di sempre, Giovanni Falcone. Un sentito ringraziamento, infine, da parte di tutti noi cittadini credo debba esser rivolto alla Magistratura e alle Forze dell’ordine, che spesso sono al centro di sterili polemiche e che invece sono un punto fermo per contrastare l’illegalità e le organizzazioni mafiose.