Ore 11.30. La Squadra Mobile di Isernia ha tratto in arresto due giovani poco più che ventenni di origini egiziane che gestivano lo spaccio di stupefacenti all’interno della movida nel centro di Isernia. Uno risiedeva nel centro storico a casa di un 70enne, apparentemente per motivi umanitari, e l’altro senza fissa dimora si appoggiava da alcuni parenti, sempre al centro storico, o in alcune strutture ricettive o in una cascina di fortuna presso la stazione ferroviaria. Il secondo peraltro era già destinatario di un ordine di espulsione da parte del Questore. L’abitazione finita nel mirino dei poliziotti, sede principale dell’attività di spaccio, era monitorata da tempo perché caratterizzata da un sospetto andirivieni di giovani, soprattutto nel fine settimana. Il fiuto infallibile di Buk e Ayrton, i due cani antidroga del Reparto Cinofili di Pescara, ha permesso di individuare e sequestrare, dopo un blitz nell’appartamento, 76 grammi di hashish, 2 grammi di cocaina pronta allo spaccio, 2 grammi di bicarbonato (sostanza da taglio), 650 euro in banconote, probabile provento dell’attività illecita, e uno smartphone. Entrambi i giovani arrestati hanno precedenti specifici e contro la persona. I luoghi individuati per attrarre e intercettare i consumatori erano i punti nevralgici della locale movida giovanile, come la Fontana Fratena, piazza Celestino V, piazza X Settembre e piazza Andrea d’Isernia. Nel corso di un’altra perquisizione domiciliare, sempre con il supporto delle unità cinofile, si è proceduto al controllo di un sorvegliato speciale. Questi è stato trovato, in compagnia di un altro giovane, in possesso di un modico quantitativo di cocaina e per tale motivo sono stati deferiti all’Autorità amministrativa ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. n. 309/90, quali assuntori. Il primo, inoltre, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
Ordini tramite i social per non essere intercettati.
Gli arrestati, alternandosi, raccoglievano gli ordinativi e i soldi dagli acquirenti e, telefonicamente, utilizzando il social “Instagram” (non intercettabile), comunicavano l’ordine allo stretto collaboratore che contestualmente era in un luogo sicuro, ad esempio a casa e con lo stupefacente in attesa di confezionarlo. Quest’ultimo dopo averlo preparato così come richiesto e avendo ricevuto il via per la consegna nei luoghi del centro storico (sempre diversi) indicati dal suo collaboratore, raggiungeva i potenziali acquirenti cedendo loro la droga richiesta.
Coca venduta fino a 100 euro a dose.
La particolarità della strategia messa in atto dagli arrestati era quella di consegnare lo stupefacente portandolo indosso in modiche quantità al fine di scongiurare un eventuale arresto, ogni qualvolta venivano sorpresi con lo stupefacente ne dichiaravano l’uso personale. L’hashish era ceduto a 20 euro al grammo e la cocaina a 80/100 euro a dose. Sono in corso ulteriori indagini coordinate dalla locale Procura al fine di individuare la fonte di approvvigionamento della droga.
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