Il tema della scuola, soprattutto in questi ultimi mesi, è al centro del dibattito. L’emergenza coronavirus non ha fatto altro che evidenziare delle problematiche già note e mentre si guarda alla riapertura in sicurezza il prossimo settembre, resta ferma la questione edilizia scolastica. A Campobasso non mancano edifici che presentano problemi strutturali, che difettano di certificati di agibilità ed antincendio.
“Criticità – sottolinea la consigliera comunale della Lega, Maria Domenica D’Alessandro – di cui si è discusso ampiamente in occasione di un Consiglio monotematico nel 2019, considerando che il sistema conta in città 4500 studenti, 500 docenti e 120 ausiliari. Ad oggi, tante aule risultano inadeguate, anguste, troppo piccole per riuscire a mantenere lo spazio tra un alunno e l’altro come dettato dalle norme anti-covid. Nel tempo si sono persi ingenti finanziamenti per procedere ai dovuti adeguamenti. Tuttavia, per recuperare, Comune e Provincia avrebbero potuto cooperare e vendere parte del patrimonio proprio dell’ente provinciale, per poi intervenire sulle scuole. È difficile, oggi, fare miracoli – aggiunge D’Alessandro – Il tempo è agli sgoccioli e bisognerebbe cercare di usufruire di tutte le risorse messe a disposizione dal Governo centrale, e non solo. Bisognerebbe procedere con un monitoraggio costante. Da non dimenticare, inoltre, la vicenda trasporti. Un servizio tenuto ancora al limite. Sono tanti i bambini ed i ragazzi che con i mezzi pubblici si spostano in città. Tutti aspetti sui quali, forse, si farà luce i primi di settembre, attraverso una audizione congiunta condivisa per un piano credibile. Una occasione per confrontarsi con esperti del comparto, operatori dei trasporti e dirigenti comunali e regionali, al fine di approntare dei piani di intervento validi e celeri. Pertanto, fondamentale intervenire sull’edilizia scolastica assicurando stabilità delle strutture e spazi idonei allo svolgimento della didattica, magari rivedendo anche gli annessi impianti sportivi e mettere gli istituti nelle condizioni di rispettare le norme anti-covid”.
L’esponente comunale, infine, presta attenzione pure agli asili nido e alle scuole materne. “Le strutture per i più piccoli – dice l’esponente comunale – in questa emergenza sono state praticamente ignorate, con gravi conseguenze sia per i bambini che per le loro famiglie. È quindi doveroso, seppur in merito non sia intervenuto il Ministero, che il Comune di Campobasso intervenga con azioni significative portando il confronto su più tavoli”