Perde la fede in mare, un incontro fortuito salva il suo anello, ritrovato dopo 2 giorni da volontario della Sos Metal Detector

Un ritrovamento inaspettato nel mare di Termoli ha fatto felice una coppia di turisti e ha messo alla luce un servizio gratuito e provvidenziale messo a disposizione da un’associazione che opera anche in Molise. Prima i fatti. venerdì 14 agosto, sul tratto di mare davanti al lido Panfilo di Termoli, una turista milanese notando un signore in acqua che aveva con sé un metal detector si è rivolto a questi riferendo che il marito, due giorni prima, proprio in quel tratto di mare, aveva perso in acqua un importante e prezioso anello. Vincenzo, questo è il nome della persona, si è subito reso disponibile e, dopo una mezz’ora circa, in un punto in cui l’acqua è profonda un metro e mezzo, lo ha recuperato. Enorme l’incredulità e la gioia dei coniugi milanesi per l’insperato ritrovamento. Vincenzo e Michele in provincia di Campobasso e Juri in provincia d’Isernia sono, da qualche settimana, i primi tre iscritti sul territorio molisano all’associazione SOS METAL DETECTOR NAZIONALE–ODV-®. L’associazione, come si legge sul sito https://sosmetaldetector.it/ e nella pagina di Facebook a loro dedicata https://www.facebook.com/groups/sosmetal/, nasce il 1 giugno 2019, pensata e realizzata da Luciano Diletti, ex poliziotto. La stessa ha come scopo di offrire un servizio al cittadino, in maniera assolutamente gratuita con l’ausilio di soci volontari, offrendo di fatto la possibilità a tutti coloro i quali abbiano smarrito un oggetto metallico, sia prezioso che importante, di poterlo ritrovare.

Non di meno l’associazione, iscritta nel Registro Generale del Volontariato Organizzato (art.5 L.R. 23/2012) della Regione Friuli Venezia Giulia e presente su quasi l’intera totalità del territorio nazionale, isole comprese, si propone di: offrire anche la propria collaborazione agli organi di polizia, ove e quando sarà richiesto, come già avvenuto a Milano assieme ai Carabinieri del posto, presso il Parco delle Groane, luogo noto per il verificarsi di diversi episodi malavitosi (i volontari di SOS METAL hanno rinvenuto armi e droga ben occultate e poi sequestrate dalle forze dell’ordine); svolgere in sinergia con l’associazione persone scomparse “PENELOPE” la ricerca di effetti personali nei luoghi in cui siano stati rinvenuti i cadaveri di persone denunciate scomparse; provvedere, per conto dei Comuni, alla bonifica delle aree verdi prima di destinarle a luoghi e/o parchi pubblici. Usare il metal detector, quale attività hobbistica, è legale. L’affermazione risulta necessaria perché ancor oggi è radicata la convinzione che chi va in giro con un metal è un “tombarolo”. La differenza è sostanziale. L’hobbista, ovvero l’appartenente all’associazione SOS METAL DETECTOR non lo fa per arricchirsi, anzi tutt’altro, così come accade per hobby analoghi svolti all’aperto quali la caccia e/o la pesca il più delle volte con le spese ci si rimette e di parecchio. L’hobbista nel rispetto della normativa vigente, che per alcuni aspetti è fin troppo generica dando adito ad interpretazioni soggettive talvolta esasperate, non frequenta zone coperte da vincolo archeologico neppure per ricercare oggetti smarriti (sarebbe un banale pretesto), proprietà private senza il consenso del proprietario o zone coperte da vincoli senza la eventuale prevista autorizzazione. Si reca nei boschi, nei campi o lungo la costa per lo più per trascorrere una giornata all’aria aperta magari in compagnia di amici, per fare lunghe e sane camminate, si avvicina allo studio della storia del territorio, rispolverando storie contadine per rinvenire qualcosa, smarrito da qualcuno nel tempo. Qualora rinvenga in maniera fortuita un oggetto d’interesse storico-archeologico egli provvede a consegnarlo alla Soprintendenza Archeologica. Spesso quello che si rinviene sono le testimonianze della diffusa malsana abitudine di gettare i rifiuti (lattine, tappi, carta stagnola e tant’altro) in giro durante le scampagnate di campeggi, durante i lavori nei campi o le passeggiate di trekking. Ma ci sono stati anche casi in cui i soci si sono imbattuti in oggetti, benchè di scarso valore archeologico o economico, di altissimo valore affettivo quali ad esempio alcune piastrine militari che, poi, sono state fatte recapitare ai parenti. Qualora si voglia avvalersi del servizio dell’associazione per fini privati od istituzionali, si può fare capo alla sede nazionale, ovvero al presidente Luciano Diletta, chiamando il nr. 3318985097 o inviando una pec a sosmetaldetector@pec.libero.it.

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