Caos questa mattina agli sportelli Cup degli ospedali molisani dove il superticket sanitario di 10 euro, che da oggi 1 settmebre non si paga più, abolito dalla Legge di Bilancio 2020 del Governo centrale, è stato conteggiato nelle prenotazioni delle visite specialistiche richieste da diversi utenti molisani. Da Campobasso a Termoli e a Isernia file di persone inferocite hanno chiesto spiegazioni di questo “furto” che ha messo in difficoltà gli stessi dipendenti. “E’ un’anomalia del software – ammette il direttore generale Oreste Florenzano. – Appena ci è stato segnalato abbiamo interpellato la Molise Dati che sta provvedendo all’aggiornamento. Nel frattempo è stato trovato il modo per effettuare lo scorporo delle 10 euro al momento della prenotazione, cosicché l’utente non dovrà versare la quota non dovuta. Chi fino a quel momento ha pagato sarà rimborsato“. Quello che si starebbe verificando in queste ore ha comunque dell’assurdo. Da quello che si apprende almeno una parte dei dipendenti, seguendo disposizioni interne, sarebbero infatti costretti a cancellare con la penna la voce relativa al superticket nella ricevuta per l’utente ma nel sistema l’importo viene ugualmente conteggiato, con la conseguenza che a fine giornata i soldi virtuali e l’incasso reale non corrisponderanno.
Fanelli: “Ennesimo scaricabarile fra enti”
“Ha davvero dell’incredibile la notizia rilanciata questa mattina dalla stampa locale sul grottesco “disguido” tutto molisano sulla “non abolizione” del superticket sanitario”, commenta la consigliere regionale del Pd, Micaela Fanelli. Da oggi, 1 settembre, in tutta Italia non si pagheranno più le 10 euro aggiuntive per le prenotazioni delle visite specialistiche… tranne in Molise, dove diversi cittadini che si sono recati agli sportelli Cup dell’ospedale Cardarelli, tra incredulità e rabbia, pare si siano visti ancora applicare la tassa. Sempre dalla stampa, abbiamo letto il maldestro tentativo del Direttore Generale dell’Asrem di scaricare le colpe su Molise Dati e sul software di gestione delle prenotazioni e dei pagamenti, che non contemplerebbe la possibilità di depennare dal totale le 10 euro di superticket e che avrebbe costretto gli utenti a pagare quanto non più dovuto, con la promessa di un rimborso ex post. Se tutto questo fosse confermato, ancora una volta, dunque, ci troveremmo di fronte non solo ad una figuraccia nazionale, ma anche e soprattutto dinanzi ad una gestione sanitaria quanto meno maldestra, che mette in luce anche tutti i limiti di comunicazione interni tra enti regionali, Asrem e Molise Dati, “caduti dal pero” come se nessuno li avesse avvisati dell’importante cambiamento sulle prenotazioni sanitarie in vigore su tutto il territorio italiano dal 1° settembre. Un triste gioco al rimpallo delle responsabilità, che ancora una volta comprova l’improvvisazione con la quale Toma, la sua Giunta e la direzione dell’Asrem stanno gestendo la sanità regionale e l’emergenza Covid e che come sempre scarica tutti i suoi effetti deleteri sui cittadini. Già nello scorso mese di luglio, con una specifica mozione, avevamo sollecitato il Presidente a chiedere al Governo la possibilità di esentare i pazienti guariti dal Covid dal pagamento dei tanti esami necessari nel decorso dell’infezione. Oggi, con legge nazionale, in tutta Italia non si pagherà più il superticket, tranne in Molise dove, se la notizia fosse confermata, all’ignavia della Regione, si sommerebbe l’obsolescenza di un programma informatico nel depennare una voce di spesa che, evidentemente, nessuno in questi ultimi giorni si è preso la briga di verificare e di modificare in tempo per l’entrata in vigore delle nuove disposizioni nazionali. Nell’attesa di comprendere fino in fondo come siano andati i fatti, già da ora annuncio che, se il problema del pagamento del superticket non sarà superato in giornata – con il rimborso immediato e totale di quanto, eventualmente ed impropriamente, pagato dagli utenti – chiederò conto al Presidente Toma nel corso del Consiglio regionale della settimana prossima, riservandomi tutte le altre e necessarie azioni istituzionali. E se questo è il livello di professionalità e capacità gestionale con la quale si vuole affrontare il possibile ritorno della pandemia, mala tempora currunt per il Molise ed i molisani”.
Primiani: “Hanno avuto otto mesi di tempo per evitare un disservizio simile”.
“Lo scorso 23 dicembre è stata approvata la norma che da oggi, 1 settembre, cancella il superticket sanitario. Alcune regioni, nei mesi scorsi già avevano provveduto a cancellare la tassa, ma il Molise no. E oggi, oltre al danno la beffa”. Anche il consigliere regionale del M5s Angelo Primiani non risparmia critiche a quanto avvenuto stamattina e a quanto sta avvenendo. “Nonostante il Governo abbia abolito il superticket su tutto il territorio nazionale, in Molise gli utenti sono stati ancora costretti a pagarlo. Ho verificato personalmente questa assurdità stamattina, facendo un sopralluogo al Centro unico di prenotazione dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Come mi hanno confermato gli operatori, al momento di inserire la richiesta della prestazione sanitaria, il sistema informatico in dotazione del Cup calcola in automatico il superticket imponendo ai molisani un pagamento non dovuto, a causa di un software obsoleto che non è stato aggiornato in base alle nuove direttive. La responsabilità di tutto ciò è in primo luogo da imputare a Molise Dati, che gestisce il software, e poi alla Direzione Generale dell’Asrem che doveva monitorare la corretta applicazione delle disposizioni. A tal proposito ho chiesto spiegazioni al Direttore generale Oreste Florenzano che ha spiegato di aver ricevuto segnalazione del disservizio solo in mattinata. Il tutto, nonostante la legge di abolizione sia stata approvata otto mesi fa e nonostante un Decreto del Commissario ad acta che il 30 luglio scorso annunciava i contenuti della legge e dettava disposizioni in merito.
Solo dopo il nostro sopralluogo l’Asrem ha dato disposizioni ai dipendenti del Cup di scorporare manualmente i dieci euro di superticket evitando ai molisani di pagare una tassa inesistente. Nonostante la misura-tampone, resta l’assurdità di un’Azienda sanitaria regionale che non riesce a recepire una legge dello Stato con otto mesi di tempo. A questo aggiungo che il 13 luglio scorso ho inviato una richiesta di chiarimento ad Asrem sulla mancata esenzione dal pagamento del ticket sanitario di alcune categorie. Secondo alcune segnalazioni sarebbero saltate le esenzioni per patologia, quelle per invalidità e le esenzioni per i cosiddetti codici E06, quelle pensate per i minorenni componenti di nuclei familiari con reddito non superiore a 30.000 euro. Chiarimento sollecitato anche il 24 agosto scorso, non avendo avuto risposta. È ora che l’Asrem chiarisca se in Molise ci sono categorie di utenti che pagano ciò che non devono pagare. Intanto noi continuiamo a lavorare: la sanità è un diritto universale, tale deve rimanere e noi continueremo a batterci affinché nessuno venga lasciato indietro.
(foto repertorio del Cup del Cardarelli)