Quando nel 2017 si iniziò a parlare di “Appennino Bike Tour” nessuno credette fermamente nel progetto. Una ciclovia lunga tutta la dorsale appenninica, dalla Liguria alla Sicilia, che attraversasse anche il Molise, suscitò anche qualche ilarità. Man mano costruite le tappe, coinvolta la gente, creata la rete tra amministratori locali ed associazioni, iniziò a far mestiere la politica che conta ed oggi il Governo, grazie in primis all’interessamento di Barbara Florigia, senatrice siciliana, e al sottosegretario, Roberto Traversi, il governo assegna 2 milioni di euro per la realizzazione della cartellonistica della Ciclo Via Appenninica. Un progetto partito, si ripete, dal basso, in silenzio. Grazie al lavoro certosino di Enrico Della Torre, assessore di Gaggio Montano, il borgo del Faro di Montagna, pezzo dopo pezzo, l’Italia presto sarà unita da Nord a Sud attraverso gli Appennini. “Grazie alle Istituzioni, associazioni, cittadini che in questi tre anni hanno sempre creduto nella progettualità. Siamo una grande squadra”, è stata l’espressione di giubilo di DElla Torre che mai, insieme a chi ha lavorato in silenzio, rompendo argini ormai spinti da acqua snobbante e riluttante, è risuscito a compiere il miracolo dei tempi biblici della politica. Tre anni, solo tre anni e il sogno è lì quasi pronto per essere trasportato in una sorta di astronave e calarlo nella realtà più vera. “Emissioni zero, mobilità per tutti” è il tema dell’edizione 2020 della Settimana Europea della Mobilità sostenibile iniziata mercoledì 16 settembre e terminata martedì 22 con appuntamenti in tutta Italia. “Lavorare per la sostenibilità delle nostre città per migliorare la qualità della nostra vita e dell’ambiente che ci circonda è uno degli obbiettivi che mi sono posto dal momento in cui un anno fa ho messo piede al Mit come Sottosegretario”, ha affermato Traversi. “In questi dodici mesi abbiamo investito milioni di euro per le ciclovie turistiche e le pista ciclabili cittadine, abbiamo modificato il codice della strada per favorire la mobilità leggera e migliorare le condizioni di sicurezza di chi usa in città bici e velocipedi e abbiamo lavorato per favorire l’intermodalità nei trasporti pubblici.
Dentro a questi interventi mi piace segnalare l’emendamento al decreto semplificazioni, approvato anche grazie al prezioso lavoro della senatrice del Movimento 5 stelle Barbara Florigia, con il quale abbiamo destinato due milioni di euro per la segnaletica da installare lungo l’itinerario cicloturistico che si allunga da Altare, in provincia di Savona, fino a quello di Alia, in provincia di Palermo. L’Appennino Bike Tour è la più lunga ciclovia d’Italia lungo le strade secondarie dell’Appennino, per un totale di 2.600 chilometri attraverso 14 regioni e ben 26 parchi, ed ora grazie ad una adeguata cartellonistica e segnaletica, assumerà finalmente una forma istituzionale che lo renderà fruibile a pieno per tutti. È il nostro, piccolo, contributo a questa edizione della Settimana della Mobilità. Ma non ci fermiamo di certo qui. E ora, tutti in sella”. Ed il Molise? Il Molise c’è e da sempre. In regione nessuno mai davvero ha creduto che si potesse unire l’Italia con una ciclovia percorrendo la dorsale appenninica eppure la costanza di un sindaco, l’unico per il Molise, coadiuvato da Borghi d’Eccellenza e dalla locale sezione del WWF, ha fatto la differenza. Guardiaregia con il sindaco Fabio Iuliano e l’amministrazione da subito ha sposato l’iniziativa, ad onor del vero segnalata anche dall’allora consigliere regionale Domenico Di Nunzio, e per tre anni ha mantenuto fede ad ogni impegno preso, unitamente agli altri sindaci coinvolti nelle diverse regioni Italiane, affinché tutto ciò potesse essere finalmente realtà. Ci vorrà ancora del tempo ma la proponente, l’associazione “Vivi Appennino”, non mollerà di certo, anzi, come ben chiarisce il sottosegretario di Governo Traversi, si andrà spediti verso la messa in sicurezza dell’intero percorso. La Regione Molise ha dichiarato finalmente la sua disponibilità che a breve riceverà la delegazione molisana guidata proprio dal sindaco Iuliano e Maurizio Varriano, capeggiati da Enrico della Torre, per un concerto di intenti affinché si possa mappare definitivamente il tratto molisano e magari ampliarlo ad altri comuni, che già si sono fatti avanti visti i risultati raggiunti.