Da 3 mesi attendono lo stipendio, appello di 7 lavoratori di pubblica utilità: “Vogliamo risposte dalla Regione”

I biblici tempi burocratici della Pubblica Amministrazione mettono in ginocchio gli addetti ai lavori di pubblica utilità che attendono di essere pagati per la propria prestazione. L’appello stavolta arriva dai 7 lavoratori impiegati dal Comune di Ripalimosani che aveva aderito all’Avviso pubblico della Regione approvato con delibera di giunta a gennaio 2020 e che aveva dato il via libera per l’inizio dell’attività a partire dal 1 luglio scorso, per un periodo di 12 mesi e pagamenti regolari (quindi non a fine periodo). Comunicazione che era stata girata dallo stesso Comune alla Regione il mese precedente, con allegata la graduatoria dei nominativi selezionati. Ma ad oggi 1 ottobre il corrispettivo non è ancora stato liquidato ai beneficiari, che fanno affidamento su tali somme come unica forma di sostentamento spesso per sfamare un’intera famiglia. A fare eco all’appello ci ha pensato Antonio Amantini della Fp Cgil Molise che in una nota al presidente della Regione, Donato Toma, e per conoscenza al sindaco di Ripalimosani, Marco Giampaolo, ha sollecitato il pagamento di quanto spettante ai lavoratori. “In relazione della Deliberazione di Giunta Regionale n. 5 del 16.01.2020 relativa al reclutamento di n. 7 lavoratori impegnati in un progetto di utilità diffusa presso il Comune di Ripalimosani, la scrivente O.S. segnala che dal 01.07.2020 questo personale non percepisce alcun emolumento“, si legge. “Si invita a provvedere al più presto alla soluzione di tale pressante problematica“. Nello schema di convenzione della Regione si legge come i ritardi nei pagamenti, qualora si verificassero, non sarebbero da addebitare all’Ente di via Genova ma all’Inps. Il problema è che al momento non è chiaro neppure se la Regione abbia inoltrato la documentazione del Comune di Ripalimosani all’Inps per la verifica e la liquidazione delle spettanze. Le difficoltà di comunicazione e burocratiche fra Regione e l’Ente previdenziale hanno riguardato anche le liquidazioni dei vari bonus disposti dal Governo per l’emergenza sanitaria, che dopo un primo periodo di andamento a lumaca si erano relativamente velocizzate con la presunta implementazione di personale annunciato da Toma. Si tratta probabilmente di problematiche simili, ma i lavoratori intanto stanno aspettendo e chiedono chiarezza, e non certo possibili scaricabarili.

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