Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Trivento hanno chiuso il cerchio di una attività investigativa intrapresa a seguito di una truffa perpetrata in danno di una persona anziana. Era circa mezzogiorno di un giorno di inizio estate quando l’anziana donna residente a Trivento riceveva una telefonata da interlocutore di sesso maschile, il quale presentatosi come avvocato del figlio, la portava a conoscenza che questi era rimasto coinvolto in un sinistro stradale grave e che per evitargli l’arresto, era necessario corrispondere subito una somma di denaro. Lo stesso interlocutore la avvisava che a breve sarebbe passato un suo collaboratore a ritirare la somma. Infatti dopo un brevissimo lasso di tempo, in un modus operandi ormai collaudato, un giovane suona al portone della nonnina di 94 anni, che lo fa accomodare e in evidente apprensione per le sorti del figlio, gli consegna la somma in contanti di 2.000 euro e qualche monile in oro, atteso che la richiesta del fantomatico avvocato era superiore e non poteva essere soddisfatta solo con il denaro a disposizione. Il giovane truffatore in un brevissimo lasso di tempo faceva perdere le proprie tracce, dileguandosi per le vie del centro cittadino. Solo all’arrivo dei figli dell’anziana donna questa si avvedeva di quanto capitatole. Immediata la denuncia ai Carabinieri della locale Stazione, che da subito attivavano una proficua indagine. Infatti nel volgere di poco tempo vengono acquisite tutte le telecamere di videosorveglianza sia di private dimore che di esercizi pubblici e proprio una di queste aveva immortalato l’autovettura con la quale il giovane ed un complice si erano recati a casa della persona anziana per ottenere il denaro. Una serie di accertamenti e riscontri info – investigativi hanno consentito ai Carabinieri di risalire al reale utilizzatore del veicolo ed al ragazzo che si era presentato a casa della nonnina, la quale interpellata ha riconosciuto senza alcun dubbio il ragazzo. Riconoscimento effettuato anche da alcuni testimoni oculari che li avevano visti allontanare a forte velocità dalla casa della donna. Un 43enne ed un 34enne, entrambi di origine partenopea e con svariati precedenti penali a carico, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria di Campobasso cui dovranno rispondere di truffa in concorso aggravata per essere stata commessa in danno di persona anziana. È proprio il caso di dirlo che “andare a scuola” non guasta mai a nessuna età, infatti, proprio a Trivento, agli inizi dello scorso mese di dicembre erano saliti in cattedra i Carabinieri e gli alunni altro non erano che gli anziani del paese. Nella circostanza erano stati indottrinati proprio per non cadere nei tentativi di raggiro che i malviventi pongono in essere nei confronti delle fasce più deboli, le quali, alla prospettazione di una presunta esigenza imminente di un loro familiare e/o di un incidente stradale o di un legale da pagare, cadono nella rete dei truffatori, elargendo loro somme di denaro, anche ingenti, come la richiesta ricevuta dall’anziana nella mattinata di martedì. La campagna di sensibilizzazione, che è ancora in atto in altri comuni del territorio, rientra in un più ampio concetto di “prossimità”, mediante la realizzazione di una serie articolata di interventi che hanno, quale comune denominatore, la centralità del cittadino ed il rapporto con esso, nell’ambito del quale ogni appartenente all’Arma dei Carabinieri rivolge la propria azione, oltre che nel campo della prevenzione e repressione dei reati, anche nel più arduo compito della “rassicurazione sociale”, concretizzata nel senso di “vicinanza” alla popolazione. Il Comando Compagnia Carabinieri di Bojano, ha in programma nuove iniziative di sensibilizzazione e prevenzione volte proprio a sollecitare l’attenzione delle fasce più deboli e maggiormente a rischio.
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