Il metodo è vecchio, a cambiare è la trama. Ossia la scusa che convince le vittime a cadere nel tranello di abili truffatori, che fanno loro credere di ricevere denaro per poi “ripulire” il loro conto corrente. Da alcuni giorni centinaia e centinaia di campobassani, come testimoniano i tanti messaggi che circolano in queste ore su bacheche social e messaggi whatsapp, stanno ricevendo telefonate da una garbata e “generosa” donna di Milano, il cui accento peraltro non è sempre ben imitato, che si presenta come amica di un familiare – o di un amico comune – a cui intende inviare soldi per un regalo. Trovandosi al Nord, sostiene, e non potendo venire a Campobasso intende onorare il bellissimo rapporto con la persona citata facendole una piacevole sorpresa. La vittima adescata deve fare da tramite con un metodo semplicissimo, continua la donna: un vaglia online. Chi crede ancora nella buona fede dell’interlocutrice si domanda: “Come facciamo?” oppure “Non ne capisco, come funziona?”. Quindi in maniera persuasiva la signora invita la vittima a recarsi presso uno sportello Atm, inserire il proprio bancomat ed essere guidato nella procedura del presunto accredito. “Fidati di me”, afferma serena e tranquilla la donna di fronte ad eventuali tentennamenti. “Fra poco te ne renderai conto da solo”. Fra procedure rapide, numeri e pin la persona davanti allo schermo che è arrivata fino a questo punto, pensando di aver contribuito ad una giusta causa, finisce quindi per avere un’amara sorpresa. I soldi invece che entrare si sono volatilizzati. Chiaramente verso il conto della truffatrice e dei suoi eventuali complici. Numerosi i tentativi andati a vuoto, come affermano centinaia di utenti campobassani che affidandosi ai social stanno raccontando il loro colloquio avuto via telefono con questa “benefattrice” e avvertendo quante più persone possibile di stare in guardia. Chi non casca nella truffa si sente chiudere improvvisamente la conversazione o addirittura ricevere imprecazioni dalla donna che finisce anche per tradire la sua reale cadenza, che pare sia del Sud. Secondo indiscrezioni e passaparola sarebbero decine le persone della città che sono purtroppo cadute nel raggiro, sborsando somme di circa 500 euro, e si parla anche di commercianti e professionisti che si sono fatti persuadere senza neanche verificare la veridicità del nome.
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