LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 52
SEGAFREDO ZANETTI VIRTUS BOLOGNA 80
(9-18, 29-44; 43-68)
CAMPOBASSO: Bonasia 5 (0/2, 1/5), Mancinelli 5 (2/3, 0/2), Gorini 9 (3/8, 1/4), Sanchez 19 (2/6, 1/7), Bove 5 (1/4, 1/3); Marangoni 8 (2/6, 0/2), Giardina 2 (1/2), Falbo (0/1). Ne: Amatori, Egwoh ed Ostarello. All.: Sabatelli.
BOLOGNA: Battisodo 10 (3/3, 1/1), Williams 15 (4/8, 1/3), Barberis 10 (4/11, 0/3), Begic 11 (4/7, 1/1), Bishop 26 (4/8, 4/8); Tassinari 4 (2/6, 0/2), Cordisco (0/1), Tava 3 (0/1, 1/3), Rosier 1, Tartarini (0/1 da 3). All.: Serventi.
ARBITRI: Patti (Pescara), Costa (Livorno) e Gagliardi (Frosinone).
NOTE: uscita per cinque falli Bove (Campobasso). Fallo tecnico a Begic (Bologna). Tiri liberi: Campobasso 18/19; Bologna 14/17. Rimbalzi: Campobasso 26 (Sanchez 10); Bologna 50 (Williams 11). Assist: Campobasso 8 (Marangoni, Sanchez e Giardina 2); Bologna 12 (Barberis 6). Progressione punteggio: 3-10 (5’), 18-30 (15’), 35-63 (25’), 46-75 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso mai; Bologna 31 (49-80).
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Al termine di una settimana particolarmente complicata ed intricata tra infortuni e problematiche fisiche, La Molisana Magnolia riesce – provando a gettare il cuore oltre l’ostacolo – a rimanere in scia della Virtus Bologna sino all’intervallo lungo. Poi, nel terzo quarto le triple di Bishop (due in successione), cui si unisce Williams, segnano il distacco in cui, complici le rotazioni non lunghissime a disposizione di coach Mimmo Sabatelli, le rossoblù finiscono per perdersi lasciando campo libero alle proprie serata in una serata in cui, il capitano dei #fioridacciaio (l’argentina Carolina Sanchez) dimostra ancora una volta una dedizione unica alla causa. A 44 anni e con 36 minuti di impiego sul parquet la sudamericana dà vita ad una serata da ‘doppia doppia’ con diciannove punti e dieci rimbalzi.
SUBITO SALITA
A fronte di buone scelte di tiro (che però non vanno a segno), le magnolie devono subito fare i conti con quella che sarà una costante della serata (il mismatch sotto le plance con Bishop e Begic che rendono centimetri e stazza a Bove e Sanchez). Le felsinee vanno 10-0 con coach Sabatelli costretto a chiamare time-out. La tripla di Bonasia è un piccolo segnale di riscossa, ma al 10’ le emiliane hanno tre possessi di margine nel 9-18 registrato a tabellone.
BOTTA E RISPOSTA
I #fioridacciaio salgono di tono nel secondo quarto: Marangoni, Gorini e – soprattutto – Sanchez provano ad accendere l’interruttore rossoblù col coach emiliano Serventi costretto ad alcune regolazioni che portano le sue ad avere quindici punti (29-44) all’intervallo lungo.
RIENTRO NEFASTO
Il terzo quarto sinora efficace per le magnolie nella circostanza si rivela nefasto per i colori rossoblù. Bishop con due triple dà un segnale fortissimo. Tava risponde a Gorini, poi ancora Bishop ed una tripla di Williams creano quel gap (31-58) che risulta indigesto per le magnolie, le cui problematiche fisiche finiscono per palesarsi tutte (e con forza) in questo specifico frangente. Anche perché, nonostante qualche break efficace, le V-nere riescono a rispondere sempre colpo su colpo ed hanno un vantaggio di 25 lunghezze (43-68) al 30’.
STATISTICHE INDIGESTE
Nell’ultimo periodo Bologna allunga ulteriormente arrivando al massimo vantaggio del +31 (49-80) con le emiliane che mandano ben cinque elementi in doppia cifra (tutto lo starting five con Bishop che arriva a 26 e 33 di valutazione), mentre sul fronte rossoblù c’è spazio anche per la termolese Alessandra Falbo.
LE SENSAZIONI DEL COACH
Per il coach delle campobassane Mimmo Sabatelli, a referto chiuso nel corso della conferenza stampa ospitata presso la nuova saletta dei media all’interno dell’Arena, ci sono parole di grande orgoglio per le ragazze in rossoblù. «Ho detto loro – discetta – che dovevano essere orgogliose di quanto hanno fatto perché noi abbiamo retto per buona parte della contesa, ma ci siamo un po’ addormentate in avvio di terzo periodo e questo non possiamo permettercelo con una squadra come Bologna, cui faccio i miei complimenti perché stanno facendo un torneo di tutto rilievo. Quel break, quando le condizioni fisiche non sono eccellenti e le rotazioni non profondissime, porta ad un calo che è ciò che ci è successo. Però, ripeto, devo fare i complimenti alle ragazze e dobbiamo ripartire soprattutto dalla prima frazione».
LOMBARDIA IN VISTA
Del resto, ad attendere le magnolie, c’è un incrocio di tutto rilievo contro una delle storiche formazioni della massima serie in rosa: quel Sesto San Giovanni che, complice la pandemia da Covid-19, ha vissuto un ultimo periodo particolarmente intricato tra sfide giocate ai minimi termini (come quella interna con Sassari) ed altre rinviate proprio a causa del coronavirus.