Evoluzione della pandemia sul territorio molisano, interlocuzione con il Governo nazionale, iniziative intraprese per contenere il contagio, situazione delle strutture sanitarie demandate alla cura dei contagiati, funzionamento del sistema sanitario ospedaliero e territoriale, attività della protezione civile regionale: sono i temi delle relazioni svolte dal presidente della Regione Donato Toma, quale massima autorità territoriale sanitaria e di protezione civile, dal direttore dell’ASREM Oreste Florenzano e dal direttore del Servizio regionale di Protezione civile Manuele Brasiello nel corso della loro audizione al Tavolo permanente istituito presso la Presidenza del Consiglio regionale con finalità informative in merito all’emergenza sanitaria da Covid 19, riunitosi in modalità videoconferenza, sotto la presidenza di Salvatore Micone. In particolare Toma, nella sua informativa, tra le altre cose, ha rilevato che:
– in sede di confronto in vista dell’emanazione del nuovo dpcm, è stata posta la questione dei ristori – ad oggi non previsti – per l’attuazione di ordinanze restrittive su base territoriale da parte dei Presidenti di Regione;
– sul tema vaccini anti Covid è in corso un confronto con commissario Arcuri per la strutturazione della campagna vaccinale;
– il Molise ha già individuato le strutture pubbliche (Università degli studi del Molise) e private (Neuromed) di accoglienza e stoccaggio, a -80°, delle scorte di vaccino anti Covid che poi sulla base di uno specifico piano di priorità dovranno essere distribuite alle persone più fragili, quindi agli operatori della sanità e poi alle singole fasce della popolazione;
– si rileva comunque in confronto costruttivo e collaborativo tra Regione e Governo;
– per la realizzazione dei due Covid Hospital, uno nella provincia di Campobasso l’altro in quella di Isernia, sono già pervenute manifestazioni di interesse nell’ambito della procedura pubblica attivata dalla Protezione civile, che poi la struttura Commissariale avrà il compito di contrattualizzare;
– è stata attivata la RSA di Venafro per il ricovero di asintomatici o aventi sintomi non autosufficienti; se ve ne sarà necessità potrà essere utilizzata anche l’altra Casa della Salute di Larino;
– si sono svolti in questi giorni i sopralluoghi del personale demandato per la ricezione e il montaggio dell’ospedale da campo di 40 posti letto;
– per la realizzazione dei lavori relativi all’ampliamento e al rafforzamento dell’hub Covid di Campobasso e delle aree grigie delle strutture ospedaliere di Isernia e Termoli, è stato chiesto all’Asrem di organizzare l’esecuzione degli stessi in stati di avanzamento funzionali, per ridurre i tempi di intervento ed avere man mano che procedono le operazioni, strutture complete e già utilizzabili;
– i dati che in queste ore il Molise sta trasmettendo alle strutture demandate nazionali vedono i tre indici RT, per la sintomatologia pari a 1,17, per l’ospedalizzazione pari a 1,21, per la media a 14 giorni (che si prende maggiormente a riferimento) pari a 1,12 (il periodo considerato è quello intercorrente tra il 16 e il 22 novembre);
– per ora non si rilevano allerte per il superamento della soglia d’allarme per quanto concerne malattie infettive e terapie intensive, anche se la situazione è continuamente monitorata;
– il report attuale non evidenzia criticità, anche se ci sono dati che si modificano in meglio o in peggio a seconda dell’evoluzione delle varie fasi dell’epidemia;
– viene attuata una metodologia di intervento detta a “mantice” che consente di attivare le necessarie strutture o iniziative mano a mano che il sistema ne evidenzia la necessità;
– dall’incontro svoltosi in sede di unità di crisi, pare sia in via di emanazione il decreto commissariale per consentire l’esecuzione di tamponi molecolari nelle strutture del Neuromed e del Gemelli Molise; ove questa ed altre iniziative ritenute urgenti non verranno assunte nei tempi necessari, la Presidenza della Regione è pronta ad emanare le opportune ordinanze. Il Direttore dell’Arsem Oreste Florenzano, invece, ha posto in evidenza, tra le altre cose, che:
– nelle ultime due settimane si è intervenuto sul tracciamento dei positivi al Covid con l’apertura di altri punti di esecuzione dei tamponi (nei drive through di Isernia e Campobasso, e nelle apposite strutture di Agnone e Termoli;
– per il dipartimento di prevenzione sono stati contrattualizzati altri 12 medici, cui si aggiungono altri 6 medici e 2 infermieri inviati dal Dipartimento di Protezione civile nazionale;
– sono stati contrattualizzati 15 infermieri e 10 operatori socio sanitari per da impiegare sia nella RSA di Venfaro che per le altre esigenze che si riscontrano sul territorio;
– è stato implementato ulteriormente il numero dei posti letto di malattie infettive che attualmente è pari a 80;
– sono state attivate le procedure per l’individuazione del personale esterno da assumere e da impiegare nelle nuove strutture Usca di Agnone e Riccia;
– il sistema Sanitario regionale sta facendo uno sforzo immane, ma parrebbe dai numeri che con prudenza si stanno studiando, si osserva un appiattendo della curva dei contagi, purtuttavia la situazione è costantemente attenzionata.
I consiglieri regionali Vittorio Nola, Micaela Fanelli, Gianluca Cefaratti, Valerio Fontana, Andrea Greco, Angelo Primiani, Patrizia Manzo e Aida Romagnuolo hanno rivolto domande, espresso posizioni ed evidenziato proposte sulla gestione dell’emergenza Covid sia sul piano sanitario, assistenziale e di protezione civile sia sulle problematiche dei trasporti, della scuola e dei sussidi al tessuto socio-economico regionale