Cresce il numero dei Comuni molisani che hanno deciso di aderire, al photofinish, a Illuminaevinci, il contest delle “luminarie sociali” che intende valorizzare i borghi, e che ha come premio finale buoni spesa per i vincitori da utilizzare, ove possibile, nei Comuni di residenza che hanno aderito al format. Nella piccola regione, nonostante questa seconda ondata di Coronavirus abbia toccato più pesantemente il Molise, i sindaci e le amministrazioni, con questa iniziativa e con costante impegno delle associazioni locali e delle parrocchie di alcuni paesi partecipanti, stanno cercando di ravvivare gli animi e questo Natale 2020 dall’incubo costante della pandemia. Così, oltre a Sesto Campano, Conca Casale, Sant’Angelo del Pesco, Roccamandolfi, San Polo Matese, Petrella Tifernina, Cercepiccola, Campodipietra, San Giovanni in Galdo e Toro si sono infatti aggiunti i Comuni di Roccavivara, Bojano, Castelpizzuto e Civitanova del Sannio.
Una febbre, quella delle luci di Natale, che si è diffusa a macchia d’olio sul territorio molisano. La solidarietà è ciò che più di tutto caratterizza l’iniziativa di Illuminaevinci. Infatti in ogni paese i più giovani si stanno adoperando per andare incontro alle persone più anziane o più a rischio, andando ad acquistare, in loro vece, luci e decori nella città più vicina. O ancora, ci si ritrova nelle tarde ore pomeridiane a creare pastorelli e personaggi del presepe con materiali di riciclo. Un concorso, quello di Illuminaevinci che porta a riscoprire oltre alla solidarietà, la bellezza di creare insieme e di lasciare da parte, anche solo per pochi momenti, le tensioni che questo particolare periodo storico ci costringe ad affrontare. La creatività, la bellezza e l’ottimismo delle luci di Natale possono essere più contagiose della pandemia, soprattutto se muovono intere comunità che si riscoprono vicine pur restando distanti. L’accensione sincronizzata, quest’anno, sarà non solo il simbolo dell’apertura ufficiale del contest Illuminaevinci ma anche il simbolo della rinascita per la nostra terra, per i nostri bambini, per i nostri nonni.