Per ricordare le vittime del disastro minerario di Monongah nessun evento pubblico quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, ma un momento di riflessione, semplice e intenso a Duronia, nel corso della Santa Messa. Riflessioni affidate al presidente dell’associazione culturale “Monongah”, Gianni Meffe, al sindaco di Duronia, Michelino D’Amico, e al parroco di Duronia, Don Gino D’Ovidio nel comune molisano che ha contato il maggior numero di vittime, ben 36. Al termine della messa c’è stato poi un momento di raccoglimento, nel rispetto delle norme vigenti, presso il Monumento realizzato in memoria delle vittime nel 2007, dall’artista Fernando Izzi, e al vecchio cimitero del paese, dove già nel 1908 fu affissa una targa a memoria realizzata dal Comune di Duronia nel 1908, prima ed unica testimonianza per quasi un secolo della più grande tragedia dell’emigrazione italiana.
Una preghiera per le vittime e la deposizione di un mazzo di fiori per non dimenticare chi ha abbandonato la propria terra natia alla ricerca di un futuro migliore ma che purtroppo ha perso la vita nelle viscere della miniera di Monongah. “Anche se in modo diverso da quanto fatto fino ad oggi, dichiara Meffe, anche quest’anno abbiamo ricordato le vittime del disastro minerario di Monongah in uno dei comuni molisani colpiti dalla tragedia. Un momento di preghiera e riflessione che non poteva mancare, mentre la presentazione dei nuovi progetti e delle nuove iniziative è rimandata a primavera, quando tutti noi ci auguriamo che si possa tornare alla normalità”. Furono 362 i minatori che persero la vita a causa delle esplosioni che si verificarono il 6 dicembre 1907 all’interno delle gallerie 6 e 8 della miniera di Monongah della Fairmont Coal Company.
Un numero che tutti gli studiosi ritengono contenuto rispetto a quello reale ma che comunque assegna al disastro di Monongah il triste primato di più grande tragedia dell’emigrazione italiana. Furono infatti 171 le vittime italiane e fu il Molise, con le sue 87 morti, a pagare il prezzo più alto. Le vittime molisane, spesso giovanissime, provenivano da Duronia (36) Frosolone (20), Torella del Sannio (12), Fossalto (8), Pietracatella (7), Bagnoli del Trigno (3) e Vastogirardi (1). Il disastro minerario di Monongah rappresenta oggi una pagina di storia dimenticata e sconosciuta praticamente a tutti, una condizione che l’associazione culturale “Monongah” vuole capovolgere e per cui è impegnata quotidianamente, attraverso collaborazioni con istituti scolastici e istituzioni.