Ripresa lezioni, i genitori dell’associazione “Lanterne e Grembiulini”: “Continuare con la dad per le Superiori”

La riapertura delle scuole superiori non sarà totale. Essa è collegata alla percentuale fissata per i trasporti: al 50%, dunque. Ciascun edificio scolastico potrà​ cioè accogliere la metà degli studenti per la didattica in presenza, mentre l’altra metà resterà a casa a fare dad. Le classi si avvicenderanno a scuola a turnazione. Qual è il significato concreto di questo indirizzo?, si chiede l’associazione dei genitori “Lanterne e grembiulini“. “Non essendoci un gran senso​ sul piano della ricaduta didattica, noi lo intravediamo solo nel fattore simbolico”, affermano. “La scuola come simbolo della ripartenza dell’Italia e della sua ricostruzione. Sinceramente, però, i simboli che pure potrebbero essere condivisibili sul piano teorico, non possono ridursi solo a esser tali, senza curare la sostanza e senza attenersi alla concretezza della realtà. Alla scuola bisogna assicurare vera attenzione, vera oculatezza, vera intelligenza propositiva e prospettica, vero rispetto per studenti e lavoratori, da salvaguardare sul piano fisico e affiancare su quello morale. Sicché, alla​ luce della trascorsa esperienza e di tutto il pregresso, che certo non hanno marcato il successo delle scelte d’indirizzo circa la scuola, in considerazione dell’atmosfera affatto serena collegata ai dati afferenti ai contagi che salgono in Molise, con riferimento a quelli su scala nazionale poco incoraggianti e agli effetti delle festività natalizie sul contagio, preso atto dell’assenza​ della volontà politica di dare autentico significato alla scuola, che, val la pena sottolineare,​ non è un contenitore che si può manipolare a piacere ma una organizzazione complessa da cui dipende strettamente l’efficacia educativo-didattica, l’associazione Lanterne e grembiulini chiede di​ far slittare l’apertura delle scuole secondarie di secondo grado e dare modo di verificarne la riapertura a fine gennaio o anche oltre.​ Mai vorremmo che riaccadesse una nuova e rovinosa chiusura, quale si verificò a ottobre scorso e illo tempore ampiamente da noi prevista. In particolare, le parole​ del principale consigliere del ministro Speranza, Walter Ricciardi, non possono che essere tenute in debita considerazione, a suffragare quanto sosteniamo. Prima di riaprire le scuole superiori c’è bisogno di partire tanto dalla evidenza scientifica, quanto dalla realtà qual è, evitando strumentalizzazioni e ricorso a simboli che, in assenza di sostanza, risuonano vuoti e retorici”.

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