Sabato 23 gennaio alle ore 10 Alisia Ialicicco sarà protagonista di un servizio su Rai 1 nel programma Uno Mattina in Famiglia. L’artista campobassana danzerà la sua ultima creazione dal titolo “Credo” e verrà intervistata dalla giornalista Monica Setta. Durante l’intervento verrà mandato in onda un servizio in cui la danzatrice mostra una preziosa collezione di costumi conservata presso l’Accademia Nazionale di Danza al fianco della giornalista Cinzia De Filippis. L’invito al programma è nato in seguito al conseguimento del Premio Nazionale delle Arti 2019, con il lavoro “Ondanima”, creato nel febbraio 2019 durante una residenza artistica di Alisia Ialicicco a New York. Alisia è la direttrice artistica di ANAM Compagnia di Danza, una realtà che fonda le sue radici proprio in Molise per poi muoversi sul territorio nazionale ed europeo.
Una compagnia composta da danzatrici provenienti da tutta Italia, formata da Roberta Fanzini, Maria Grazia Marrazzo, Valentina Squarzoni, la campobassana Sara Ferrigno e Alisia Ialicicco che, insieme al suo cast, lavora costantemente per far crescere la cultura della danza contemporanea e instaurare un flusso di conoscenza e ricerca di questo ambito artistico che vuole farsi spazio anche nella nostra regione. La giovane campobassana ha conseguito il diploma di II Livello in Didattica delle Discipline Coreutiche indirizzo: Danza Contemporanea e precedentemente il diploma di I Livello in Danza Contemporanea presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Studi accademici che si intrecciano con una lunga formazione nella città di New York, come ad esempio le borse di studio ottenute per la Martha Graham Dance Company e per il programma Mare Nostrum Elements. Un intreccio tra l’essere una docente di danza contemporanea, una coreografa e una danzatrice: “Lavoro per far comprendere che la mia ricerca nella danza contemporanea si basa sulla bellezza del corpo naturale, sui suoi movimenti e impulsi, lì nasce una danza reale che nel professionista si fonde con la tecnica, ma avvolge anche l’amatore portandolo in una dimensione libera che vuole invitare lo spettatore all’emozione”.