Una “video call” durata circa due ore, basata sul confronto e sulla programmazione e ricca di spunti interessanti sul tema del ritorno a scuola, sulla sicurezza contro il Covid-19 e sugli esami di maturità. Una riunione molto produttiva e dal taglio particolarmente “operativo” convocata dal direttore dell’USR, Anna Paola Sabatini, e che ha coinvolto i 40 rappresentati delle Consulte Provinciali Studentesche delle province di Campobasso e di Isernia. Le Consulte Provinciali Studentesche sono l’organo istituzionale di rappresentanza degli studenti composto da due alunni eletti per ogni istituto superiore del territorio. Ai lavori ha partecipato anche Marialuisa Forte, dirigente degli Ambiti territoriali di Campobasso e Isernia dell’USR, oltre al docente coordinatore regionale delle Consulte, Luca Mainella. Il rientro a scuola, ovviamente, è stato il “focus” principale dell’incontro con l’esame di maturità che non è proprio “dietro l’angolo” ma che si avvicina fortemente, portandosi dietro i timori di una prova che dovrà essere affrontata con un “occhio” sempre puntato anche sull’evoluzione della pandemia. E gli studenti chiedono, giustamente, di essere compresi e supportati. Lo hanno ribadito anche nell’incontro, ma non vogliono certo tirarsi indietro rispetto a quella che sarà una sfida e una tappa importante della loro vita educativa e formativa. Ma quali sono le richieste? Una sola prova orale ben strutturata e abbinata alla realizzazione di una tesi particolareggiata e soggettiva, oltre che interdisciplinare, basata innanzitutto sulle materie d’indirizzo e, per sostenere l’esame in sicurezza, è emersa la necessità di sottoporsi al tampone prima dell’esame finale che chiuderà il loro percorso. Da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale si è registrata la massima apertura a confrontarsi anche su queste richieste e il direttore dell’USR Sabatini si è messa a completa disposizione come portavoce presso lo stesso Ministero. Tra i temi all’ordine del giorno non poteva mancare il riferimento alla didattica che torna finalmente in presenza dopo mesi trascorsi lontani dalle aule, perché se la didattica a distanza si è dimostrata utile a mantenere vivo – anche se “virtuale” – il rapporto scuola-alunni, nulla può sostituire il valore educativo e formativo della didattica in presenza, in un continuo scambio reciproco di socialità e feedback tra gli studenti e i loro docenti. Non a caso sono gli stessi rappresentanti delle Consulte ad evidenziare, durante l’incontro, come la didattica in presenza sia “assolutamente necessaria” per il loro percorso scolastico. Non meno importante è il tema dei comportamenti da avere sia in classe che fuori. Un concetto ampiamente sottolineato da Sabatini che ha chiesto ai ragazzi di continuare ad avere sempre “atteggiamenti responsabili e rispettosi delle regole”, in particolare per l’uso costante della mascherina e nel mantenere il distanziamento. Anche la questione trasporti è stata tra i temi affrontati, dove è emersa una situazione sostanzialmente tranquilla e peraltro in continuo miglioramento. Le piccole criticità residue emerse sono già state comunicate alle istituzioni competenti.
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